Federica Cozzani

Federica Cozzani

L’azienda Antolini – leader nella produzione della pietra naturale e avanguardia assoluta del settore – partecipa anche nel 2018 al Salone Internazionale del Mobile, presentando le sue versatili ed esclusive soluzioni in un sorprendente allestimento progettato dal designer Alessandro La Spada.

Suggestivo e raffinato, lo spazio espositivo è delimitato da pareti che ne celano parzialmente gli interni, conferendogli un’anima ancor più seducente e preziosa. Come la pavimentazione, anche queste maestose pareti sono realizzate in Calacatta Brasil, magnifico materiale dal colore bianco, caldo e avvolgente, qui presentato in diverse finiture per esaltarne la personalità eclettica. Se la pavimentazione è infatti proposta in finitura lether, le pareti mostrano la pietra Calacatta Brasil in versione stratos  e hydrofinish.

All’interno dell’allestimento, molteplici elementi arricchiscono poi lo spazio, creando un ambiente ricercato e dalla straordinaria potenza comunicativa. Tra tutti, spiccano il bancone della reception – in granito Patagonia retroilluminato – che presenta sagome arrotondate sia nel piano d’appoggio sia nel volume, nonché la spettacolare parete – sempre in Patagonia backlit – che fa da sfondo al bancone, per un effetto scenografico di stupefacente intensità.  Addentrandosi nello spazio espositivo, si ritrova ancora una volta Patagonia, valorizzato dal medesimo effetto di retroilluminazione nel tavolo lungo e stretto del secondo ambiente o proposto in versione hydrofinish sulle pareti che fanno da sfondo al padiglione.

Affascinante escamotage scenografico del progetto è la serie di setti verticali, rivestiti con superficie specchiante, in cui le lame – che dal pavimento arrivano al soffitto – sono disposte secondo diverse angolature: quasi come delle quinte teatrali, riflettono attraverso gli specchi le immagini delle lastre di pietra, in uno spettacolare caleidoscopio di figure astratte e sempre mutevoli.

A completare l’ambiente, sul filo di un concetto di lusso atemporale, un tavolo ovale e una consolle con cassetti – entrambi arredi di Clan Milano – realizzati con piano in Retrò Black Petrified Wood, con finitura lucida elegantissima.

 

Materiali Utilizzati:

 

Patagonia

Come la mappa dei grandi navigatori, Patagonia sembra avere tutto il mondo intriso nella sua superficie. Eloquente come un narratore, racconta i viaggi di mitiche creature, gli enigmi degli indovini, i sogni dei girovaghi del mondo.

Estremo, come la terra da cui prende il nome, questo granito non nasconde le sue asperità. Nelle grandi macchie di colore, pare richiamare minute e giganti isole d’un arcipelago selvaggio. Nelle sue tinte brune, ci parla anche dei venti della steppa che sferzano una terra che si narra fosse abitata da giganti.

Mistero, avventura, leggenda: un’anima, dietro all’architettura.

 

Retrò Black Petrified Wood

Musica e poesia s’incontrano in questa sublime proposta della collezione Precioustone di Antolini.

La morbidezza della notte viene narrata come fa un cielo percorso da schegge di luce. Preziosa pietra generata da un’incontaminata e vibrante natura, con eleganza Retrò Black Petrified Wood regala accenti di infinito meravigliosamente inattesi.

Bagliori e sfumature traboccano dalle fenditure preziose, colando gocce di miele e oro, mentre l’armonia delle ombre, mosse dai riverberi di luce, esercita sull’anima una delicata ma vivida carezza.

 

Calacatta Brasil

Raffinata quartzite, perfetta per interpretare gli spazi più contemporanei, Calacatta Brasil presenta venature grigio fumo che muovono uno sfondo bianco, ricordando le nuvole pennellate ad alta quota da correnti invisibili.

Espressiva e minimalista al contempo, questa pietra naturale sa farsi complice della luce: con essa riesce a dialogare, trasferendone la purezza nel design per ampliare profili e forme degli elementi d’arredo. Grazie a questo materiale, gli ambienti sembrano dilatarsi, catturando l’energia del bianco per restituirla arricchita della creatività dell’uomo.

Calacatta Brasil: una superficie liscia, una trama candida su cui lavorare, un trampolino di slancio per l’estro di un’anima geniale.

 

www.antolini.com

Dare nuova vita a luoghi bui e dimenticati grazie alla luce naturale: questa la sfida lanciata dall'edizione 2017 del concorso internazionale di design ideato dal Gruppo FAKRO, organizzato quest'anno in collaborazione con BimObject e con il supporto dei portali Archdaily e Archello (media partner). Non si sono fatte attendere le risposte di architetti, progettisti e interior designer che, da tutto il mondo, hanno inviato i loro progetti per partecipare al contest, cimentandosi nella riprogettazione di spazi inutilizzati in ambienti funzionali e pieni di luce.

 

Nelle oltre 50 proposte pervenute, i partecipanti sono andati alla scoperta di ambienti mansardati dimessi e hanno ridato loro vita impiegando nella progettazione le finestre da tetto FAKRO e rendendo protagonista l'aspetto luminoso. A valutare i numerosi progetti è stata una giuria internazionale, composta anche da nomi noti ed apprezzati nel mondo dell’architettura: oltre a Slawomir Gawlik, Direttore marketing del Gruppo FAKRO, la giuria annoverava infatti i nomi di Ethel Baraona Pohl, critico di architettura e di Rafał Pieszko, fondatore dello studio menthol architects.

 

Dopo un’attenta valutazione, che si è rivelata assai impegnativa per l’elevato livello dei lavori inviati, la giuria ha decretato i tre vincitori: I posto, Warat Rodpechprai (Tailandia), con il progetto "The Natural Library"; II posto, Morgan Baufils (Francia), con il progetto "Zenith Light"; III posto Tracy Bassil (Libano), con il progetto "The New Bunker. Let There be Light.". La giuria ha segnalato inoltre i progetti: "Music High School" di Zdravko Barisic, "Underground" di Marta Ciesielska, "Hayden Flour Mill" di Jeffrey Clancy, "Attic Transformation" di Dominika Trzcinska e "Loft in New Belgrade" di Jovana Radujko.

 

“Abbiamo ricevuto diverse proposte che andavano al di là della mera risposta alla richiesta del concorso - ha commentato la giuria - dando vita a riflessioni e dibattiti sull'impatto dell'architettura nel panorama politico e sociale e su come essa possa giocare un ruolo attivo nel soddisfare i bisogni culturali di diverse realtà geografiche. Dopo un'attenta analisi abbiamo scelto di premiare i progetti che non solo hanno utilizzato in modo eccellente o provocatorio i prodotti FAKRO, ma che hanno cercato di proporre soluzioni innovative alle sfide culturali e architettoniche delle città odierne. Come giuria, inoltre, abbiamo voluto valorizzare non solo l'aspetto tecnico dei progetti ma anche quello umano, tenendo in considerazione il livello di qualità della vita derivante dall'utilizzo e dalla combinazione di luce naturale e artificiale."

 

I vincitori del concorso riceveranno importanti premi: 5000 euro il primo classificato, 3000 euro il secondo e 2.000 euro il terzo.

 

www.fakro.it

Gruppo internazionale con oltre 25 anni di know how, ad oggi secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, FAKRO ha fatto dell’innovazione tecnologica e della qualità del dettaglio gli asset della propria costante crescita. Nota per la produzione di molteplici tipologie di finestre in legno, l’azienda annovera all’interno dell’ampia gamma proposta anche il serramento a bilico in PVC PTP-V.

Stabile, duratura e resistente grazie alla peculiare struttura caratterizzata da profili multicamera in PVC rinforzati internamente con anime in acciaio zincato, questa finestra è realizzata con materiali che non assorbono l’umidità, risultando al contempo particolarmente resistente all’azione corrosiva di alcool e sostanze acide. Per questo, PTP-V può rappresentare una valida soluzione anche per gli ambienti ad alta concentrazione di umidità, quali la cucina e il bagno.

 

Robusto modello a bilico, PTP-V è dotato di un battente che può ruotare di 180 gradi e che presenta un mirato sistema di bloccaggio, utile ad agevolare e a rendere più sicura la pulizia del serramento.

Installabile su tetti con pendenza da 15 a 90 gradi e proposto in differenti dimensioni, il modello PTP-V è disponibile in tre diverse esecuzioni di profili in PVC: in colore bianco (RAL9010), oppure nelle finiture impiallacciato rovere (GO) e pino naturale (PI).

 

Caratterizzato da un valore di trasmissione termica Uw = 1,3 W/m2K, questo serramento consente di trattenere le perdite di calore durante l’inverno e di mantenere fresco l’ambiente nel corso dell’estate.  

 

PTP-V utilizza un PVC in classificazione A dal punto di vista del riciclo, per un minor impatto sull’ambiente, ed è valorizzata dal sistema di ventilazione V35, così efficiente da garantire il ricambio d’aria nell’ambiente anche a finestra chiusa.

 

http://www.fakro.it/prodotti/gamma-dei-prodotti/finestre-da-tetto/ad-alta-resistenza-contro-l-umidita/

 

Fondata nei primi anni '90 da Alfredo Moratti e Andrea Romanò, Amica Chips è una delle aziende italiane più importanti nel settore degli snack salati. Ogni giorno l’azienda produce e commercializza in una ventina di Paesi una vasta gamma di patatine, snack e crostini, anche attraverso altri marchi acquisiti nel tempo, realizzando un fatturato annuo pari a circa 80 milioni di euro.

La qualità dei prodotti e dei processi industriali e l’attenzione alla sicurezza e all’ambiente distinguono l’attività del gruppo, conosciuto anche per la comunicazione pubblicitaria diretta e ironica.

Accuratamente monitorata secondo il protocollo HACCP, l’attività produttiva ruota attorno a pochi passaggi: le patate sono conservate al buio, a 15 °C con umidità al 90%. Una volta sbucciate e tagliate a fettine, esse vengono lavate, fritte in puro olio di girasole e infine salate e aromatizzate, prima di passare al confezionamento nell’originale pacchetto trasparente.

Queste lavorazioni si svolgono prestando estrema attenzione agli aspetti ambientali: la filtrazione dei fumi delle friggitrici e la depurazione delle acque di scarico avvengono nel pieno rispetto delle normative, mentre gli scarti della lavorazione sono riutilizzati per la produzione di energia utile ad abbattere parte del fabbisogno dell’azienda.

L’ultimo passaggio consiste nell’imballaggio e nella spedizione, altro settore nel quale Amica Chips è all’avanguardia. Recentemente, infatti, lo stabilimento di Castiglione delle Stiviere (Mantova) è stato ampliato con la realizzazione del nuovo reparto logistico, raggiungendo una superficie complessiva pari a circa 40.000 metri quadrati nella quale operano circa 250 dipendenti.

Tutti i punti di carico al servizio del nuovo reparto, come anche le pedane installate in un’altra zona dello stabilimento, sono stati realizzati con prodotti Hörmann, gruppo leader del settore dei sistemi di chiusura industriale. Si tratta nel dettaglio di:

- 25 portoni SPU F42 (dimensioni 2.800 x 3.000 mm) con finitura Micrograin, colorazione esterna RAL 9016 e doppio oblò (dim. 635 x 245 mm), tutti equipaggiati con motorizzazione WA300 S4;

- 2 pedane di carico HLS (dim. 2.000 x 2.000 mm) dotate di spondina realizzata su misura a speciale richiesta dal cliente;

- 18 pedane a sbalzo KBS (dim. 2.000 x 350 mm; portata 4.000 kg) con binario scorrevole (lunghezza 3.000 mm).

Curato dal geom. Gabriele Visentini (Studio Habitat), il progetto ha ulteriormente qualificato i processi industriali di uno dei marchi leader dell’industria alimentare italiana, contribuendo al miglioramento dell’efficienza e della sicurezza delle attività logistiche aziendali.

 

 

BOX    Il meglio per la logistica

Robusto, efficiente e affidabile, il portone sezionale SPU F42 è la soluzione ideale per realizzare le chiusure tecniche degli edifici produttivi e nei magazzini.

Composto da elementi a doppia parete in acciaio con interposto uno strato termofonoisolante in schiuma di poliuretano (spessore 42 mm), SPU F42 offre un’ottimale coibentazione ed è dotato di protezione salvadita a garanzia della sicurezza degli operatori.

Si tratta di un prodotto dalle elevatissime prestazioni, ai vertici della categoria, altamente personalizzabile sia sotto il profilo estetico, sia per quanto attiene gli aspetti funzionali e tecnici. Ad esempio, il manto è disponibile con superficie goffrata o Micrograin e può essere rifinito con le stesse soluzioni disponibili per i portoni destinati al mercato residenziale.

Oltre all’accoppiamento con la motorizzazione, particolarmente vantaggiosa per i portoni posti sulle bocche di carico, è possibile inserire una porta pedonale sui passi carrai per il passaggio agevole e sicuro fra interno ed esterno, senza aprire l’intero portone, e scegliere nell’ampia gamma di finestre e oblò opzionali la soluzione migliore per l’illuminazione diretta degli spazi interni.

La fornitura dei portoni Hörmann è stata effettuata dall'Agenzia Tecnorappresentanze di Medole (Mantova) e curata personalmente dall’agente Attilio Sarzi Amadè.

 

 

SCHEDA  Stabilimento Amica Chips, Castiglione delle Stiviere

 

Progettazione                                            Studio Habitat

Sistemi di chiusura industriali                    Hörmann

Portoni sezionali industriali                        SPU F42

Pedane di carico                                       HLS

Pedane a sbalzo                                       KBS

Agenzia                                                     Sarzi Amadè p.i. Attilio - Tecnorappresentanze

 

 

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Wednesday, 14 March 2018 14:17

Velvet beauty: un’ardita Master Bedroom.

Sontuosa eleganza per una master bedroom perfetta per chi ama sentirsi avvolto dalla morbida e calda materialità della pietra naturale.

Una vera quinta teatrale di Sequoia Brown Antolini retroilluminato circonda l’ampio ambiente – composto da camera e bagno – e crea una cornice naturale che ricorda una rigogliosa foresta di alberi. La luce infatti si insinua nelle trame del materiale facendolo somigliare alla corteccia di un tronco secolare.

Il volume squadrato dei lavabi, al centro dello spazio, è realizzato in Sequoia Brown con finitura opaca e richiama la pietra delle pareti, creando così continuità ma nello stesso tempo stagliandosi come una vero oggetto scultoreo.

In contrasto cromatico con il resto della camera, il pavimento in Bianco Lasa/Covelano “Vena Oro” propone toni gentili e quasi sussurrati che permettono all’energia di Sequoia Brown di vibrare in tutta la sua arcaica potenza.

 

 

Bianco Lasa/Covelano “Vena Oro”

 

È la vera essenza del marmo: omogeneo, compatto, dalla grana cristallina e fine. Nella tipologia “Vena Oro”, assume una sfumatura calda e ancor più preziosa.

Il marmo Bianco Lasa/Covelano, proveniente dalle Alpi della Val Venosta, è senza dubbio uno dei più pregiati al mondo. Gli esperti ne apprezzano l’aspetto uniforme e il caratteristico colore di fondo bianco traslucido con lievi ombreggiature.

Caratterizzato da una notevole durezza, si presta egregiamente a innumerevoli impieghi nell'architettura, nell'edilizia e nell'arte.

Sono numerosi gli architetti e gli scultori di tutto il Mondo che, soprattutto nell’architettura neoclassica delle grandi città europee come Vienna, Monaco di Baviera e Berlino, hanno scelto di utilizzare questa tipologia di marmo.

 

Sequoia Brown

La natura ci sorprende ancora una volta. I toni dal grigio al marrone con vividi tocchi neri creano una combinazione che ricorda il legno, nonostante la specifica durezza di questa soft quarzite esotica.

Grazie agli effetti derivati dalle differenti sfumature, può essere usata per creare ambientazioni meravigliose o eleganti elementi di arredo. Originaria del Brasile, è ideale per essere utilizzata nell’arredamento e negli interni.

 

Il Paseo de Gracia, in catalano Passeig de Gràcia, è uno dei viali più eleganti di Barcellona, noto in tutto il mondo per l’estro delle sue architetture moderniste – da Antoni Gaudí e Lluís Domènech i Montaner – ma anche per i suoi splendidi negozi di moda e gioielli.

Proprio qui, in questa inestimabile arteria del lusso, il flagship Bulgari presente dal 2010 è stato di recente oggetto di una spettacolare renovation.  L’audace intervento – mirato ad adeguare il negozio della lussuosa griffe al nuovo concept di Peter Marino, in vigore presso Bulgari dal 2015 – si è concretizzato in una ristrutturazione radicale del flagship non solo in termini di arredi ma anche di strutture.

 

Espressione suprema dell’eccellenza Bulgari, questo spazio è certamente uno dei più importanti – per finiture e dimensioni – aperti dalla Maison nel 2017, primo fra tutti in Europa e secondo solo al flagship di New York a livello mondiale. Esteso su un’area di 250 mq, il nuovo gioiello spagnolo di Bulgari presenta una facciata non molto vasta ma si sviluppa ampiamente in profondità. Caratterizzato da tonalità neutre in grado di accentuare l’atmosfera di equilibrio e di eleganza senza tempo dell’ambiente, il flagship presenta un’area d’ingresso che ospita i più esclusivi gioielli Bulgari  per l’uomo e per la donna; un mezzanino rialzato in cui sono esposte le collezioni di accessori e le proposte bridal impreziosite dai diamanti; due vip room, nella parte conclusiva e più celata del negozio. A livello di finiture sono preponderanti nel punto vendita i marmi, mentre in termini di arredi spiccano gli elementi metallici in ottone, nonché  le boiserie in legno di noce.

 

Per l’allestimento del flagship, Bulgari si è avvalsa di uno dei suoi partner più fidelizzati: l’azienda vicentina Zordan, uno dei principali player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei più qualificati brand del lusso, con oltre 50 anni di know how alle spalle. A presentare l’intervento, spiegando le peculiarità e le criticità del lavoro, è il project manager di Zordan Giuseppe Caruso, che si è occupato di quest’importante renovation.

 

“Allestire una piccola opera d’arte, in grado di esaltare l’unicità e l’audacia del design Bulgari, avendo a disposizione un timing di cantiere ridotto: è stata questa la sfida accolta dalla nostra azienda che è stata incaricata sia della realizzazione del negozio temporaneo – aperto poco distante dallo spazio ufficiale durante la ristrutturazione di quest’ultimo – sia dell’allestimento del flagship vero e proprio. Iniziata a metà settembre 2017, la renovation si è conclusa infatti già a metà dicembre, quando il flagship Bulgari ha potuto riaprire in tutta la sua nuova magnificenza. L’intervento prevedeva tra l’altro importanti lavori strutturali che richiedevano la disponibilità di mirati permessi e non potendo attendere tali documenti per dare inizio alle attività di cantiere, abbiamo scelto di operare con un timing assolutamente inconsueto, in cui il coordinamento tra i diversi attori coinvolti – noi, il general contractor, il local architect e tutti gli altri fornitori – è stato fondamentale.”

 

Realtà virtuosa nonché una delle prime aziende in Italia a diventare B CorpTM trasformandosi in Società Benefit, la Zordan ha allestito il flagship Bulgari di Barcellona fornendo e installando molteplici arredi.

 

“Abbiamo progettato e realizzato tutti gli arredi a parete e in facciata – prosegue Giuseppe Caruso: le showcase Condotti, le porzioni di parete a seta (silk wall) e a specchi, tutti gli specchi, le boiserie in legno di noce di una delle due vip room nonché elementi accessori come i picture frames e i corrimano. Inoltre, abbiamo fornito tutti gli elementi free standing del flagship: i counter di marmo e i tavoli di legno con teca espositiva (Albini table).

Elementi di particolare spicco sono inoltre il sushi counter bronzato – predominante all’ingresso del negozio, totalmente metallico e con teche illuminate – nonché le pantheon mesh, imponenti e scenografiche reti metalliche in ottone con cui è stato studiato tutto il rivestimento dell’accesso all’ascensore.”

 

Oltre alla specifica fornitura degli arredi, l’azienda Zordan ha supportato Bulgari con un importante servizio aggiuntivo.

 

“Avendo ormai un’esperienza pluriennale nell’allestimento dei negozi di questo cliente – conclude il project manager Giuseppe Caruso – nei momenti più delicati abbiamo svolto anche un lavoro di coordinamento di tutte le attività di cantiere, anche quelle che non riguardavano espressamente la nostra fornitura, ponendoci nella gestione come tramite tra general contractor, local architect e project coordinator del cliente. E’ un servizio solitamente molto apprezzato da Bulgari, soprattutto in presenza di cantieri grandi e importanti, in cui le tempistiche risultano intransigenti e dove i margini d’errore e le ‘sorprese’ devono essere ridotte il più possibile.”

 

 

 

 

Scheda Progetto:

 

Location                         

Paseo de Gracia – Barcellona – Spagna

 

Client                               

Bulgari

 

Area                                 

250 mq

 

Concept design store

Peter Marino Architect - www.petermarinoarchitect.com/

 

Local Architect             

Prado Duque - www.groupg4.com

 

General Contractor     

Pablo Gendre - www.dula.es

 

Arredi in legno e strutture metalliche                    

Zordan - www.zordan1965.com

 

Marmi                              

Damiani Marmi – www.marmidamiani.it

 

Illuminazione                

Luce 5 – www.luce5.it

 

Dichiarazione di Alfredo Zordan, Direttore Commerciale dell’azienda Zordan:

"Siamo molto soddisfatti del risultato ottenuto a Paseo de Gracia. E' il coronamento di un percorso di crescita che ci ha permesso di raggiungere un livello qualitativo eccellente, sia in termini di fornitura che di servizio. Siamo entusiasti anche per il riconoscimento, da parte del cliente, di questo valore aggiunto. Tutto ciò ci permette di rafforzare ulteriormente il rapporto di fiducia e partnership che ci lega a Bulgari ormai da 18 anni e grazie al quale siamo stati chiamati a realizzare numerosi flagship, da Dubai Mall a Chicago, da Cannes a Madrid, solo per citarne alcuni.”

 

 

 

Chi è Zordan

Zordan è uno dei principali player nella produzione di arredamento per i negozi monomarca dei più qualificati brand del lusso.

Con oltre 50 anni di know how alle spalle, la Zordan deve il suo successo all’impostazione di un efficace modello di business fondato non solo su un rigoroso controllo di gestione ma anche sullo humanistic management e perciò in grado di mantenere l’uomo al centro, favorendo lo sviluppo della comunità locale attraverso l’educazione e la bellezza.

Risultato di una nuova stagione dell’imprenditorialità caratterizzata dallo sforzo di dare un senso più elevato all’attività di impresa, la Zordan è stata inoltre una delle prime aziende in Italia (la prima in assoluta nel suo settore) a diventare B CorpTM – impresa for profit che si prefigge volontariamente scopi di carattere sociale, sostenibilità e trasparenza –  trasformandosi in Società Benefit.

 

 

www.zordan1965.com

Lungo il tratto della costa adriatica cantato più volte da D’Annunzio, dove le colline abruzzesi scendono dolcemente verso il mare, un edificio residenziale di recente realizzazione si distingue per le soluzioni architettoniche mirate a renderlo un luogo di quiete e relax.

Circondata da un lussureggiante giardino marcato dalla presenza di olivi secolari, la villa sorge nel territorio di Pineto (Teramo), vicina della storica Torre di Cerrano: grazie a volumi con prevalente estensione orizzontale, il complesso tende a dissimulare la sua presenza in un paesaggio dominato dall’azzurro del cielo e dal mare.

Il progetto è stato redatto da D&R Studio Architetti Associati, composto dagli arch. Mauro Cappelletti, Donato D’Ercole e Giovanni Rigano. Quest’ultimo ha seguito direttamente l’intera commessa: “Abbiamo sviluppato un concept architettonico che riprende gli stilemi dell’architettura rurale locale, reinterpretati secondo il gusto contemporaneo, creando una composizione a corte rivolta verso il panorama marino. L’edificio è composto da due volumi principali, che si sviluppano su un unico livello fuori terra. La zona giorno è ospitata nel fabbricato a “L”, posto a sud e caratterizzato da tetti a falde e ampi porticati, mentre la zona notte si trova nel volume parallelepipedo che delimita la corte verso nord. I due ambiti sono collegati da un corridoio vetrato. Più in generale, tutti gli spazi principali dispongono di ampie aperture trasparenti affacciate verso la corte, per privilegiare la vista della costa. Gli altri fronti, che prospettano la collina retrostante, sono prevalentemente ciechi.

Il progetto pone un’estrema attenzione all’inserimento paesaggistico, alla sostenibilità della costruzione e all’impiego dell’energia rinnovabile: la scelta dei materiali, le soluzioni per il contenimento dei consumi e la cura prestata alle sistemazioni esterne concorrono a minimizzare l’impatto ambientale dell’edificio.”

 

Le notevoli dimensioni delle aperture presenti in facciata qualificano il rapporto fra gli spazi interni e la corte.

 

“Si è trattato di una precisa scelta progettuale, favorita anche dal fatto che i proprietari operano nel settore dei serramenti e, di conseguenza, hanno inteso valorizzare la trasparenza dell’involucro edilizio senza pregiudizio per l’immagine complessiva dell’intervento. Abbiamo perciò studiato soluzioni tecniche in grado di limitare lo spessore dei profili in alluminio, per alleggerire il disegno dei prospetti e, al contempo, permettere la massima penetrazione della luce naturale. Le ampie

 

vetrate con ante scorrevoli mettono in diretta relazione gli ambienti abitati con la corte e il giardino, garantendo comunque livelli di isolamento termico e di protezione dagli agenti atmosferici estremamente elevati.”

 

L’edificio dispone anche di un volume ipogeo, giusto?

 

“I locali di servizio sono situati al piano interrato, accessibile attraverso una rampa veicolare: anche in questo caso abbiamo previsto un sistema di chiusura caratterizzato dalle migliori soluzioni estetiche, tecniche e prestazionali presenti sul mercato, rivolgendoci a Hörmann che è leader nel settore. Trattandosi del fronte cieco, la scelta è caduta su una soluzione capace di evidenziare l’ingresso al sotterraneo: il colore bianco del portone sezionale risalta rispetto sia alle murature perimetrali, sia al rivestimento in legno che ricopre il cielino soprastante.

In questo caso abbiamo concordato diverse personalizzazioni, compresa la laccatura della superficie interna con caratteristiche simili a quelle delle boiserie presenti nell’edificio, ottenendo la massima collaborazione da parte del concessionario Hörmann di zona”.

 

 

 

BOX    Massima personalizzazione per prestazioni al top

 

Il portone sezionale installato presso la villa lungo la costa a Pineto è un prodotto Hörmann LPU 40 (dimensioni: larghezza 3.330 mm; altezza 2.250 mm), con finitura Silkgrain (effetto seta) con greca “L” e colore esterno bianco RAL 9016.

In ragione delle elevate prestazioni termoisolanti, come anche dei valori di permeabilità all'aria (classe 2) e all'acqua (classe 3), anch'essi ai vertici del settore, LPU 40 è una delle prime scelte del catalogo Hörmann per gli edifici residenziali nuovi e riqualificati.

A fronte di uno spessore contenuto in soli 42 mm, questi portoni sezionali presentano infatti una struttura a sandwich acciaio/isolante/acciaio con trasmittanza termica pari a 1,4 W/m2K, equivalente a quella di un serramento vetrato di buon livello.

L’ampia possibilità di personalizzazione è un altro fattore che valorizza la produzione Hörmann, nella scelta delle dimensioni desiderate anche su misura, delle finiture e della dotazione di accessori e soluzioni per la movimentazione elettrica anche tramite telecomando.

La fornitura è stata seguita dall’agenzia Hörmann Di Gregorio Rappresentanze (Villa Vomano - Teramo).

 

 

 

 

 

 

 

 

SCHEDA  Villa a Pineto, Teramo

 

Progettazione, direzione lavori        D&R Studio Architetti Associati

Portone sezionale                            Hörmann

Modello                                            LPU 40

Agenzia                                           Di Gregorio Rappresentanze

 

 

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Thursday, 09 November 2017 09:25

SAUNA CON VISTA

Inondare la propria casa di calda luce naturale, guardare il cielo semplicemente sollevando la testa e godere della vista mozzafiato dei tetti di Vienna: queste suggestioni hanno guidato un affermato chirurgo nella radicale trasformazione della propria residenza, situata nell'esclusivo “quartiere dei cottage” della capitale austriaca.

L'edificio – una villa su quattro piani ingentilita dai sobri stilemi del liberty mitteleuropeo – è stato completamente ristrutturato mantenendo intatte le sole facciate. All'interno gli spazi sono stati attentamente riqualificati dal punto di vista energetico, puntando a minimizzare i consumi e a creare diffuse condizioni di comfort per l'intera famiglia.

Gli interventi più invasivi hanno interessato il sottotetto, che ora accoglie un ampio attico multifunzionale dall'immagine contemporanea, e le conseguenti modifiche alla copertura, dotata di aperture che permettono l'ingresso della luce zenitale e ricoperta per metà da un campo fotovoltaico.

Destinato al relax e al benessere di familiari e amici, l'attico è una vera e propria oasi di luce: raggiungibile anche dall'ascensore interno, questo spazioso open space è articolato attorno al lungo blocco cucina, la cui forma affusolata ricorda quella di un motoscafo, e dispone di ampie finestre da tetto rivolte verso il panorama urbano.

La qualità di questo spazio suggestivo è enfatizzata dalle tre finestre per tetti piatti, dotate di tapparelle esterne a funzionamento automatizzato che, grazie alle elevate prestazioni, proteggono il locale sottostante dalle basse temperature invernali come dall'irraggiamento estivo.

“La vista attraverso le finestre FAKRO ci offre una sensazione di spaziosità e tranquillità – spiega il proprietario – mentre le finestre per tetti piatti ci permettono di regolare l'illuminazione e la ventilazione dell'attico, a seconda delle necessità e delle condizioni atmosferiche.”

Separata da una parete vetrata si trova la zona palestra, che contiene anche una vasca idromassaggio e uno spazio per il relax disposto attorno a un caminetto. Il locale più suggestivo è però sicuramente l'accogliente sauna, che sfrutta uno degli spazi più piccoli del vecchio sottotetto.

Quel ripostiglio senza finestre, buio e poco attraente, è diventato un piccolo gioiello di luce e calore anche grazie alle due finestre da tetto, rivolte verso la chioma del ciliegio in giardino e i tetti del centro della città. In questo caso i prodotti FAKRO dimostrano tutta la loro efficacia: nella sauna la temperatura interna può raggiungere i 90 °C.

“Molti clienti cercano soluzioni originali e vogliono personalizzare la loro casa – commenta Markus Mertens, Direttore commerciale FAKRO. Le finestre da tetto FAKRO consentono una varietà di applicazioni con soluzioni speciali, capaci di soddisfare anche le richieste più esigenti.”

Scolpita nel cuore della terra, questa winery è la quintessenza dell’energia naturale.

Potente richiamo ad antiche formazioni geologiche, Jurassic Brown Antolini conferisce un valore scultoreo ai singoli elementi che compongono lo spazio, enfatizzandone le personalità. Nell’ambiente, si stagliano un bancone centrale monolitico realizzato in Jurassic Brown con finitura sia lucida, sia riven e hydro, peculiarità in grado di mettere in rilievo gli spigoli vivi della composizione; un ripiano continuo sapientemente ritagliato e illuminato; una parete espositiva in cui le bottiglie sono posizionate una ad una, orizzontalmente, favorendo la vista sul fondo. Tra le bottiglie, emerge ancora una volta Jurassic Brown, qui proposto con un’ardita finitura “a spacco”, che rende incisivamente l’effetto materico, creando giochi di luce sulla superficie frastagliata, come un blocco di roccia spezzato. Fil rouge tra i diversi elementi è il pavimento in Alhambra Brown che, con i suoi toni avvolgenti, abbraccia lo spazio con un’ulteriore nota di calore.

 

Alhambra Brown

Alhambra. Una vera città murata: possente, imponente, sicura. Un palazzo reale: maestoso, solenne, elegante.

Alhambra Brown è una pietra naturale che racchiude tutto questo. Nelle sue tonalità conserva un’impronta di nobile splendore e nella sua trama compatta narra la storia di una pietra solida e affidabile. Mantiene traccia di una vena cremisi, raccontata però con discrezione dalla Natura: come un soffio di vento s’insinua sulla superficie di Alhambra Brown scomparendo e riaffiorando in punta di piedi. Uno slancio, un guizzo suggerito nel mezzo di nuance dal nude mood.

 

Jurassic Brown

Autentici fossili incastonati nella pietra, un materiale che ricorda il legame primordiale tra Uomo e Natura: questo è Jurassic Brown, proveniente da una cava della Spagna che si trova a 800 metri sul livello del mare e a più di 60 chilometri dalla costa. Di formazione sedimentaria, questa cava è composta da molti strati che presentano una concentrazione eccezionale di fossili Nerinea, un genere estinto di chiocciola di mare dai variegati colori. A seguito di un fenomeno naturale, milioni di questi molluschi si stabilirono in una piccola area del fondale marino. Le conchiglie, subendo una forte pressione, con il calore e il passare di milioni di anni si sono trasformate in marmo, dando vita ad una varietà molto pregiata di limestone.

Capace di mettere in gioco tutti i sensi e di catturare gli sguardi, questa meravigliosa pietra naturale può essere modellata ed adattata a seconda della personalità del designer in soluzioni differenti e uniche, ma dal forte impatto comunicativo.

L’eccellenza della Natura ha attraversato i millenni per proporsi a noi oggi in tutto il suo sorprendente splendore.

 

Ritorna con una nuova edizione il concorso internazionale di design indetto dal Gruppo FAKRO, organizzato quest’anno con BimObject, società che crea e distribuisce repliche digitali di prodotti reali, in collaborazione con Archdaily e Archello (media partner) due dei più noti portali di architettura a livello mondiale. Intitolato "FAKRO Fusion – Before and After", il contest aprirà le iscrizioni il 16 ottobre, invitando architetti e progettisti a condividere le proprie realizzazioni.

 

Tema portante dell'edizione 2017 sarà la riscoperta degli ambienti mansardati bui e dimessi: ai partecipanti in tutto il mondo verrà richiesto di realizzare progetti che ripensino e trasformino attici "dimenticati" in stanze funzionali e luminose, sfruttando da una parte le loro naturali geometrie e dall'altro la luce naturale. Cucine, bagni, soggiorni, stanze da letto per adulti e bambini; qualunque sia la destinazione d'uso delle aree ristrutturate i partecipanti dovranno creare soluzioni architettoniche originali e di stile, rendendo l'aspetto luminoso protagonista e impiegando nella progettazione le finestre da tetto FAKRO (piatte o inclinate, per almeno il 20% della superficie calpestabile).

 

Per prendere parte alla competizione gli architetti dovranno documentare la trasformazione della zona mansardata inviando il materiale relativo al "prima" e al "dopo" sotto forma di immagini, rendering, progetti di ristrutturazione, schizzi o visualizzazioni.

 

Il concorso – che nelle precedenti edizioni ha visto tra l’altro alcuni progettisti italiani conquistare il podio (secondo premio nel 2016 e terzo premio nel 2014) – sarà aperto fino al 20 febbraio 2018, data ultima per la consegna dei progetti che saranno successivamente valutati da una qualificata giuria internazionale. Per i vincitori – che saranno proclamati il 15 marzo 2018 – sono previsti importanti premi: 5.000 € per il primo classificato, 3.000 € per il secondo e 2.000 € per il terzo.

 

Maggiori dettagli inerenti il concorso e le modalità di partecipazione sono disponibili sul sito www.fakro.com

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