Federica Cozzani

Federica Cozzani

Secondo player nel settore delle finestre da tetto a livello mondiale, FAKRO amplia la propria gamma accessori con una proposta pensata per i più piccoli. Per impreziosire di vivacità ed allegria le mansarde adibite a camera da letto o area gioco dei bambini, l’azienda ha infatti di recente presentato la linea di tende oscuranti ARF DreamWorks.

 

Nate da una speciale partnership tra FAKRO e la DreamWorks Film Studio, queste tende interne sono decorate con le immagini degli eroi di alcuni dei più seguiti film d’animazione: "I Pinguini di Madagascar", "Dragons", "Kung Fu Panda" o "Troll". 

 

Divertenti e colorate, le nuove ARF DreamWorks sapranno creare uno spazio magico per i più piccoli, in cui trascorrere meravigliosi momenti di apprendimento, gioco o svago. Oltre ad essere frizzanti e spiritose, queste tende sono un’ottimale soluzione per oscurare adeguatamente gli interni.

 

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Wednesday, 18 October 2017 08:24

UNA COMUNITÀ CONSAPEVOLE E FELICE

Il cohousing è una soluzione abitativa che conta numerose esperienze in Italia, nella quale diverse famiglie partecipano in prima persona alla progettazione dell'edificio nel quale andranno ad abitare. Oltre ai propri appartamenti privati sono presenti spazi e servizi comuni, gestiti collettivamente, tutti progettati a misura delle esigenze di ciascuno.

Cohousing Sangiorgio è un'iniziativa residenziale promossa dall'Associazione Cohousing Solidaria che, alle porte di Ferrara, ha creato le condizioni per costruire un insediamento per sette nuclei familiari i quali, in prospettiva, potrebbero crescere ulteriormente di numero visto il successo ottenuto.

Recuperando le volumetrie di alcuni fabbricati preesistenti, il progetto ha dato vita a un compatto edificio pluripiano affacciato verso il corso del Po di Primaro. Il gradevole disegno architettonico, caratterizzato dalla pacata alternanza fra pieni e vuoti, è perfettamente inserito nel paesaggio grazie anche all'ampio giardino con orto collettivo.

La leggera e performante struttura in legno, il campo fotovoltaico in copertura e le soluzioni impiantistiche assicurano il massimo comfort, a fronte di consumi energetici praticamente nulli (classe A+). Il lotto è completato dal basso volume delle otto autorimesse prospiciente l’accesso carrabile.

Il complesso è stato progettato dallo studio Rizoma Architetture di Bologna: “Il percorso progettuale è iniziato circa due anni fa – spiega l'arch. Giovanni Franceschelli - per iniziativa di alcune famiglie che volevano realizzare un'esperienza di cohousing, la prima nella città di Ferrara.

L'idea che ha guidato i committenti – singoli e coppie, con e senza figli - è semplice quanto profonda: vivere fra città e campagna, in compagnia di vicini già conosciuti, con i quali poter condividere spazi comuni non solo di servizio, ma anche e soprattutto di incontro e relazione.

Le scelte compositive, funzionali e tecnologiche sono state definite con la partecipazione e attraverso il confronto diretto con i futuri abitanti. Il risultato è stato un intervento attento a tutti i bisogni e alle diverse esigenze, ambientalmente sostenibile ed energeticamente molto efficiente, nel quale tutti sono contenti di vivere.”

Qual è stato l'aspetto più interessante di questa esperienza?

“Ogni momento è stato realmente intenso. Mi hanno stupito in particolare la voglia di ricercare quanto di meglio poteva essere realizzato con le risorse a disposizione e la cura prestata alla definizione anche del minimo dettaglio. Questo spirito positivo ha contagiato anche l'impresa, che ha lavorato con competenza, impegno e passione. La scelta dei portoni Hörmann, ad esempio, è legata non solo all'indiscussa qualità dei prodotti, ma anche alla possibilità di poter utilizzare lo

 

 

stesso materiale che distingue le aperture presenti sui prospetti. L'autorimessa, infatti, scherma la vista del giardino rispetto alla strada con una calda cortina in legno. In questo caso il nome del fornitore è stato suggerito dall'impresa: trattandosi della principale azienda attiva nel settore, personalmente ho sostenuto la proposta, che è stata condivisa e vagliata per diventare poi una decisione comune. Forse l'aspetto più significativo di questa esperienza consiste proprio nella grande forza di queste scelte prese dal basso. Cohousing Sangiorgio ci insegna che la partecipazione delle persone alle decisioni relative alla propria qualità della vita – e l'abitazione è forse quella più importante – può essere l'occasione per aprire una nuova stagione dell'edilizia, a misura dei reali bisogni degli abitanti».

 

 

BOX    Rivestimento in materiale naturale

 

Gli otto portoni basculanti Hörmann modello Berry N80, installati presso i box del Cohousing Sangiorgio, sono del tipo per uso residenziale (larghezza compresa fra 2.560 e 2.680 mm; altezza 2.300 mm), con apertura manuale e predisposizione per la motorizzazione.

Sono composti da un telaio tubolare rettangolare e dal manto di rivestimento, entrambi in acciaio zincato (RAL 8028 marrone terra), più strato esterno in perline di legno d'abete nordico naturale trattate con impregnante neutro, sovrapposto al manto di rivestimento.

Per ciascun portone sono presenti quattro finestre fisse, realizzate in lastre di acrilico e disposte nella fascia più alta. Le guide di scorrimento sono dotate di sistema di sicurezza d'arresto in apertura e di carrelli in materiale sintetico anti-usura, con protezione salvadita.

L'apertura e chiusura avvengono grazie a chiavistelli regolabili a scatto automatico su due lati, serratura con mezzo cilindro profilato, pomolo esterno e impugnatura di sicurezza interna. Il bilanciamento del movimento è affidato a molle traenti multiple e leverismi di sicurezza.

I portoni Hörmann Berry N 80 sono stati forniti dall'Agenzia di rappresentanza Castellari Porte e Finestre, con sede a Bologna (agente Maurizio Castellari)

 

SCHEDA

 

Progetto architettonico                    Rizoma Architetture

Impresa                                           Ferruccio Maestrami

Portoni                                             Hörmann

Modello                                            Berry N 80

Agenzia                                           Castellari Porte e Finestre

Agente                                             Maurizio Castellari

 

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Incrementare la professionalità dei propri partner, esplorare aspetti tecnico-commerciali e fornire informazioni pratiche nonché approfondimenti utili alla gestione dell'attività di vendita e assistenza: questi gli obiettivi che Hörmann Italia, filiale dell’omonimo Gruppo leader mondiale nel settore delle chiusure civili e industriali, dal 2005 si impegna a raggiungere attraverso il Progetto Campus.

 

Una vera e propria Hörmann Academy, quella messa in piedi dall’azienda che da oltre 10 anni si rivolge ai propri partner proponendo un programma completo di formazione continua e altamente specializzante presso la sede Hörmann di Lavis.

 

Anche il 2017 ha visto la filiale italiana impegnata nel Progetto Campus: nei mesi scorsi, l'attenzione è stata rivolta ai concessionari nonché ai centri di assistenza Hörmann, cui sono stati dedicati mirati incontri.

 

“Vogliamo che i nostri partner –  ha spiegato Edoardo Rispoli, Direttore Commerciale Hörmann Italia – siano preparati dal punto di vista sia tecnico che comunicativo e desideriamo poter contare su una rete tanto numerosa quanto qualificata, sotto ogni punto di vista".

 

L'intento dunque, nel corso degli incontri, è stato quello di esplorare il mondo operativo dell’installazione, della manutenzione e del post vendita, fornendo al contempo informazioni qualificanti su aspetti tecnici e di mercato. A fare da protagoniste tra le tematiche affrontate sono state le motorizzazioni: dalla Supramatic serie 3 alla ProLift per i portoni sezionali, fino alle novità relative alla PortaMatic per porte d'ingresso. Grande spazio è stato dato inoltre alla questione dell'installazione delle porte d'ingresso, attraverso l'intervento "Mantenere le prestazioni di una porta d’ingresso tramite una corretta posa" dell'Arch. Zancan, docente esterno agenzia Casa Clima.

 

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La prestazione energetica di un edificio – in grado di ridurre le perdite di calore e di far risparmiare sulle spese di riscaldamento – è ad oggi un must sempre più imperante nell’edilizia sia industriale che residenziale. In risposta a questo evidente trend, Hörmann propone un’ampia gamma di prodotti contraddistinti da elevate performance in termini di isolamento termico. Leader a livello mondiale nelle chiusure e volta alla costante ricerca di soluzioni sempre migliorative in termini di efficienza energetica, l’azienda arricchisce oggi la propria proposta con un’ulteriore portone caratterizzato da prestazioni termiche assai elevate: LPU67 Thermo.

 

Realizzata in acciaio coibentato a doppia parete, questa nuova porta da garage presenta elementi a separazione termica con uno spessore di 67 mm e una doppia guarnizione sia per i singoli elementi sia a pavimento, importanti peculiarità che consentono alla chiusura di raggiungere i più elevati standard di isolamento termico. Questo portone ha infatti un valore di trasmittanza termica pari a 0,91 W/(m²∙K) (per una dimensione di 5000x2125 mm) e garantisce quindi un potenziamento dei valori di coibentazione fino al 50% in più rispetto ai tradizionali modelli da 42 mm. Per implementare ulteriormente l’efficienza energetica del prodotto, è inoltre possibile applicare su richiesta la guarnizione perimetrale ThermoFrame, grazie alla quale il telaio portone viene separato termicamente dalla muratura consentendo così un miglioramento dell’isolamento termico dell’intero portone.

 

Disponibile in svariate misure (fino a un massimo di 5000 mm in larghezza e 3000 mm in altezza), LPU67 Thermo è idoneo ad ogni tipologia di garage e vanta, oltre a un’ottima coibentazione, anche un’elevata sicurezza, grazie anche alla possibilità di motorizzazione con abbinamento al sistema BiSecur. In grado di regolare la trasmissione del segnale tra telecomando e motorizzazione per porte da garage, questo sistema deve la sua eccezionale sicurezza all’utilizzo di una codifica AES 128, standard riconosciuto e utilizzato a livello internazionale, e impiegato, per esempio, per l’online banking. Tramite BiSecur, il portone LPU67 Thermo può essere controllato e comandato non solo da casa ma anche da qualsiasi altro luogo nel mondo, utilizzando la nuova APP BiSecur per smartphone e tablet.

 

Estremamente performante a livello tecnico, questa nuova porta da garage si distingue anche per un’estetica contemporanea ed accattivante. Proposto con greca M e L in due superfici -  Silkgrain® effetto seta e Decograin simil-legno (nelle finiture pellicolate simil legno Golden Oak, Dark Oak e antracite Titan Metallic CH 703 ) - LPU67 Thermo è disponibile in 15 pregiati colori preferenziali e, a richiesta, in tutte le tonalità della gamma RAL.

Il nuovo portone sezionale Hörmann è inoltre proposto anche in Versione Premium, vale a dire con una speciale dotazione di ruote di scorrimento tandem, guide e componentistica in bianco grigio RAL 9002 , in grado di rendere l’insieme esteticamente ancora più raffinato.

 

Come tutte le chiusure dell’azienda, anche il modello LPU67 Thermo presenta poi la collaudata protezione salvadita – predisposta sia all’interno che all’esterno e persino sulle cerniere – in grado di escludere ogni pericolo di schiacciamento delle falangi tra gli elementi del portone.

 

L’innovativa porta da garage lanciata da Hörmann risponde infine perfettamente ai requisiti della normativa UNI EN 13241-1.

 

Il portone LPU67 sarà disponibile a partire dal  primo luglio 2017.

 

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Monday, 28 August 2017 10:07

Nella fabbrica dell'“oro verde”

Originario del Medio Oriente, il pistacchio è un albero il cui seme, dal sapore fortemente aromatico, è particolarmente apprezzato nelle cucine degli chef stellati, nelle pasticcerie per la preparazione di gelati, granite, torroni, confetti, creme e, più in generale, nell'industria alimentare.

Il pistacchio è oggi la coltivazione tipica di Bronte (Catania), cittadina siciliana che - nonostante la produzione locale rappresenti solo l'1% di quella mondiale - lo ha reso famoso in tutto il mondo grazie all'eccellente varietà che prospera sulle falde laviche dell’Etna, tutelata dal marchio DOP “Pistacchio Verde di Bronte”. Il terreno eruttivo dona infatti al pistacchio proprietà organolettiche uniche compreso, al termine della maturazione, l'inconfondibile colore verde smeraldo.

La raccolta viene effettuata a mano, ad annate alterne. Il frutto viene subito privato del mallo che lo avvolge, poi i semi restano ad asciugare sotto il sole, per passare infine alla lavorazione industriale nella quale il gruppo Anastasi è leader internazionale.

 

Il Responsabile della produzione Antonio Anastasi ci accompagna in visita agli impianti: “Dal 1972 la mia famiglia si occupa della lavorazione industriale non solo dei pistacchi di Bronte e siciliani, ma anche di quelli provenienti dalla California, dall'Iran e dalla Turchia. La produzione comprende infatti pistacchi sgusciati e pelati, con e senza marchio DOP, oltre ai tritati di vari calibri e ai semilavorati puri al 100%. Disponiamo di due stabilimenti: uno è dedicato alla sgusciatura dei semi, mentre nel secondo si svolgono le operazioni di selezionatura e produzione dei semilavorati. Utilizziamo macchinari innovativi ai quali affidiamo tutte le procedure della lavorazione, soggette a controlli accurati anche da parte della US Food & Drugs Administation. Tutte le fasi di lavorazione sono monitorate quotidianamente per garantire il massimo livello di sicurezza, grazie a tecnologie moderne e a sistemi evoluti per la gestione della qualità.”

 

Uno dei due stabilimenti è stato completato cinque anni fa, mentre il secondo è entrato in funzione nel 2016.

 

“Avevamo la necessità di migliorare la compartimentazione fra i reparti esistenti e di allestire il nuovo stabilimento, perciò eravamo alla ricerca di sistemi di apertura/chiusura efficaci, pratici e resistenti. Dopo un'attenta analisi abbiamo optato per i prodotti Hörmann che, secondo le nostre valutazioni, offrono il rapporto ottimale fra qualità e prezzo.”

Già nello spogliatoio si possono osservare le porte interne in acciaio tamburato, ben accoppiate con le pareti prefabbricate, mentre il passaggio fra i diversi reparti è scandito da una serie di porte rapide di colore arancione, attraverso le quale passano tramogge, carrelli e transpallet.

Lungo le pareti esterne spiccano i portoni sezionali e a scorrimento orizzontale, equipaggiati con il passo pedonale per le uscite di sicurezza, le porte rapide carraie e le pedane di carico per il trasbordo delle merci in arrivo e in partenza. L'architettura si distingue per l'immagine all'avanguardia: il rivestimento in moduli fotovoltaici è perfettamente integrato all'involucro edilizio, comprese le bocche di carico per gli automezzi.

 

Qual è il vostro livello di soddisfazione rispetto ai prodotti Hörmann?

“Abbiamo installato diverse tipologie di portoni e porte, che hanno confermato tutte le nostre aspettative. L’azienda si è sempre resa disponibile per rispondere alle nostre esigenze e, attualmente, il produttore sta completando la messa a punto delle batterie che azioneranno alcune porte in assenza di alimentazione elettrica. Siamo soddisfatti e consiglieremmo ad altri l'installazione dei prodotti Hörmann.”

 

BOX    Tutti i prodotti

I sistemi di apertura/chiusura installati presso gli stabilimenti Anastasi Pistacchi sono posti sia a separazione fra i diversi reparti produttivi, sia a delimitazione degli ambienti lavorativi verso l'esterno. La fornitura Hörmann ha interessato numerosi prodotti specialistici, progettati e realizzati per le applicazioni industriali. Nel dettaglio:

- 4 portoni industriali SPU di cui 2 (dimensioni: larghezza 4.500 x altezza 4.500 mm) con porte pedonali e 2 (2.500 x 3.000 mm) dotati di oblò;

- 2 porte rapide per esterno V6030 SEL (3.500 x 3.600 mm) complete di batteria tampone;

- 4 pedane di carico HLS (2.000 x 3.000 mm);

- 12 porte rapide per uso interno V5015 SEL (2.000 x 2.800 mm), anch'esse con batteria tampone;

- 2 portoni a scorrimento laterale PSSG (3.500 x 3.600 mm) con porta pedonale;

- 2 portali isotermici DSL (3.500 x 3.500 mm);

- 3 porte Quadro HI 120 Q-1 con maniglione di sicurezza;

- 2 porte flessibili a doppio battente con magneti;

- 4 porte USP 1 e USP 2 con maniglione di sicurezza e griglie di aerazione.

L'intera fornitura è stata seguita da Antonio Figliuzzi, dell'omonima agenzia di rappresentanze con sede a Catania.

 

 

 

SCHEDA   Stabilimenti Anastasi, Bronte (CT)

 

Committente                                                  Anastasi Srl

Sistemi di chiusura esterni e interni              Hörmann

Portoni industriali                                           SPU

Porte rapide per esterno                               V6030 SEL

Pedane di carico                                           HLS

Porte rapide per uso interno                          V5015 SEL

Portoni a scorrimento laterale                       PSSG 1

Portali Isotermici                                            DSL

Porte                                                              Quadro HI 120 Q

                                                                       flessibili a 2 battenti

                                                                       USP 1, USP 2

Agenzia                                                          Agenzia di Rappresentanze Antonio Figliuzzi

Agente                                                           Antonio Figliuzzi

 

 

Monday, 28 August 2017 10:00

Studiare sotto la luce del sole

Situata nelle lussureggianti campagne a nord-est di Londra, la Ockendon Academy è una delle principali scuole secondarie dell'Essex, recentemente ampliata con la costruzione di due nuovi edifici a vocazione didattica realizzati dall'impresa Cabinco, secondo evoluti criteri di sostenibilità edilizia.

I nuovi fabbricati sono interamente costruiti con sistemi prefabbricati in legno, nel rispetto degli stringenti requisiti imposti da protocollo BREEAM. L'edificio principale è l'Ockendon Studio, ampio circa 1.300 m2 e concepito per lo svolgimento di attività didattiche a elevato contenuto professionalizzante, rivolte a non più di 300 studenti.

Sviluppato su un unico livello, l'edificio presenta un involucro verticale scandito da ampie superfici trasparenti e una generosa copertura aggettante che caratterizza il volume. Il colore caldo del legno a vista distingue le aule e gli open space interni, inondati dalla luce zenitale grazie alle numerose aperture presenti sulla copertura.

In questi edifici scolastici a prevalente sviluppo orizzontale, il ruolo giocato dalle finestre da tetto è fondamentale non solo per garantire qualità, benessere e gradevolezza agli ambienti didattici, ma anche per assicurare attenzione e concentrazione da parte degli studenti, anche nei locali che non dispongono di affaccio verso l'esterno.

Sulla copertura dell'Ockendon Studio sono state infatti installate 37 finestre FAKRO modello FTP-V Z-Wave, dotate di tende oscuranti ARF Z-Wave. Da evidenziare qui tra l’altro è l’applicazione del raccordo rialzato 10 gradi EHA-P, soluzione utilizzata in presenza di tetti poco ripidi, sovente anche in Italia.

Altre 16 finestre dello stesso modello sono state poi posate sulla copertura del cosiddetto English Block. Tutti i serramenti dispongono di sistemi per l'azionamento elettrico delle ante.

L'impresa edile Cabinco Ltd ha operato come general contractor dell'intero appalto. Il direttore tecnico, arch. Simon Lawrence, afferma: “Abbiamo scelto i prodotti FAKRO per la loro elevata qualità e il notevole supporto tecnico offerto dal produttore.”

 

 

 

 

BOX    Qualità, comfort e prestazioni

 

Le finestre a bilico FAKRO FTP-V sono prodotte con legno di pino accuratamente selezionato (privo di nodi), impregnato sottovuoto e protetto con due mani di vernice acrilica trasparente. L'ampia superficie vetrata, il sistema di ventilazione V40P e la possibilità di installare tende oscuranti/ombreggianti assicurano comfort e versatilità d'uso.

I telai sono dotati dell'innovativo sistema topSafe che,  costituito dalla combinazione di tre mirati elementi, garantisce una sempre maggiore resistenza in funzione anti-effrazione. Tramite telecomando, il sistema Z-Wave permette l'apertura e la chiusura dell'anta e la gestione degli accessori.

Adatte per l'installazione su falde di pendenza compresa fra 15° e 90°, nella versione base U3 le finestre da tetto FAKRO FTP-V offrono interessanti prestazioni termiche (Uw 1,2 W/m2k), acustiche (32 dB) e di ricambio dell'aria (fino a 49 m3/h).

 

 

SCHEDA Ockendon Studio

Committente                                      Ockendon Academy

Progettista                                         JTS Partnership LLP

General contractor                             Cabinco

Progettista, direttore tecnico              Arch. Simon Lawrence

Finestre                                             FAKRO

Modello                                              FTP-V Z-Wave

Tende                                                 ARF Z-Wave

Secondo player mondiale nel settore delle finestre da tetto, FAKRO da sempre lavora prestando grande attenzione al tema della sostenibilità e sviluppando le proprie soluzioni in modalità il più possibile eco-friendly. Con l’importante mission di implementare il confort e la sicurezza delle mansarde, la società affianca ormai da anni evoluzione tecnologica e salvaguardia ambientale, non solo in termini di prodotti proposti ma anche di ciclo produttivo.

 

L'impegno dell’azienda in termini di sostenibilità  inizia già dalle materie prime: il legname con cui sono realizzati i serramenti FAKRO - oltre ad essere un legno di pino accuratamente selezionato, materiale naturale per eccellenza – ha la certificazione FSC, che assicura la gestione responsabile delle foreste da parte delle realtà che lo lavorano. Il legno viene poi stagionato ed essiccato all’interno di innovativi ed ecologici impianti che ricavano calore dalla segatura e dagli scarti accumulatisi nelle varie fasi produttive. Inoltre, per proteggere il legno e impedire l'emissione di composti organici nell'aria, viene applicata sulla superficie una vernice a base d'acqua, completamente ecologica.

 

Sempre per quanto riguarda l'uso di materiali naturali, FAKRO, per una posa a regola d’arte, utilizza lana di pecora per assicurare le migliori performance di isolamento termico. Grazie infatti alle sue caratteristiche di densità ed elasticità, la lana riesce a riempiere perfettamente gli spazi attorno alla finestra, garantendo a quest’ultima anche un elevato livello di efficienza energetica. La lana, inoltre, è un prodotto naturale, ecologico e privo di odore, che non causa irritazione alla pelle o agli occhi durante la fase di assemblaggio.

 

Sostenibilità e salvaguardia ambientale sono per FAKRO non una teoria, ma la concretezza su cui si basa anche l'implementazione di nuove strategie per la gestione dei rifiuti e per l'utilizzo di energie alternative nei propri impianti.

 

Oltre ad aver introdotto misure di recupero e riciclaggio dei rifiuti per minimizzarne la quantità prodotta nei propri stabilimenti, FAKRO riutilizza gli scarti provenienti dalle lavorazioni del legno. "In tutte le sedi dell'azienda, gli spazi dedicati alla produzione e agli uffici vengono riscaldati in modo ecologico – ha spiegato il Direttore FAKRO Italia Bruno Pernpruner: la fonte di energia usata a questo scopo è infatti una biomassa ottenuta dai rifiuti dei processi produttivi mischiata a trucioli di salice provenienti da una piantagione di salici di proprietà dell’azienda".

 

Attualmente la piantagione ricopre un'area di circa 20 ettari, ognuno dei quali fornisce annualmente 20-25 tonnellate di materiale. "Nel solo mese di febbraio 2017 abbiamo raccolto 300 tonnellate di trucioli – ha aggiunto Bruno Pernpruner. Dalla loro combustione sarà possibile ottenere circa 3300 GJ di energia, che verranno utilizzati per riscaldare gli stabilimenti di produzione. Usare fonti energetiche alternative e rinnovabili risulta essere inoltre vantaggioso non solo in termini ecologici ma anche economici: un GJ di energia termica prodotta attraverso il legno di salice ha un costo pari a circa 3,5 euro, ovvero meno della metà rispetto al gas naturale e meno di un terzo rispetto all'olio combustibile.”

 

Il costante impegno di FAKRO a rendere ecosostenibile l'intera filiera di produzione sposa – in anticipo sui tempi – le direttive europee che prevedono per il 2020 che il 20% dell'energia utilizzata provenga da fonti di energia rinnovabili.

 

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Secondo player mondiale nel mercato delle finestre da tetto, FAKRO da oltre 25 anni dà vita a prodotti che uniscono estetica e funzionalità, prestando grande attenzione anche ai più piccoli dettagli. L’imprescindibile connubio di design e performance è alla base della progettazione anche della finestra per tetti piatti modello F: premiato con il Red Dot Design Award 2016, questo serramento è caratterizzato da un’estetica esclusiva ed attuale cui si abbinano prestazioni tecniche d’eccezione. Oltre a standard elevati  in termini di efficienza energetica e resistenza antieffrazione, il modello F presenta peculiarità al vertice di categoria anche quanto ad isolamento acustico.

La finestra F, infatti, garantisce un eccellente isolamento dal rumore in caso di pioggia, assicurando comfort e benessere anche durante intense precipitazioni. Sottoposto a forti piogge durante un test atto a misurare l'abbattimento acustico in questa specifica condizione, il modello F con doppio vetrocamera DU6 ha ottenuto un risultato pari a LIA = 36 [dB] *: un dato che rappresenta un'ulteriore conferma dell'elevato livello di isolamento in caso di maltempo.

Il serramento F si configura quindi come la soluzione ideale per quei vani in cui si ricerchino relax e tranquillità, ad esempio per studi o camere da letto.

 

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*as per ISO 10140-1/A2:2014.

 

 

Monday, 28 August 2017 09:21

QUALITÀ DELLA LUCE NATURALE

Vincitore di un concorso internazionale, il progetto per la Nuova Sede del Consiglio Regionale della Puglia (Studio Valle Progettazioni, Mirizzi Architetti Associati, Sylos Labini Ingegneri e Architetti Associati Srl e ProSal Srl) rappresenta uno dei più importanti interventi in costruzione in Italia.

Situato a sud-est rispetto al centro urbano di Bari, vicino alla costa del Mare Adriatico, il nuovo edificio è composto da due corpi di fabbrica semicircolari di altezza differente, che racchiudono la corte d'ingresso e la grande “agorà” trasparente in cui è situata l'aula consiliare.

L'insieme si caratterizza per lo sviluppo prevalentemente orizzontale dei volumi, coerente con lo skyline barese, e per l'impiego preponderante del vetro – protagonista sia delle facciate verticali, sia della struttura coperta centrale – in abbinamento a materiali locali.

Il complesso è affiancato da ulteriori fabbricati per le funzioni di supporto fra cui il cosiddetto Edificio Polifunzionale, frutto della demolizione e ricostruzione di un ex capannone che ha inteso mantenere un segno di riconoscimento dei luoghi preesistenti - il campo per le esercitazioni militari - nella memoria della Città.

Confermando la collocazione e la medesima sagoma del capannone, caratterizzata da una copertura a capanna con ampie falde in tegole sostenute da capriate in acciaio, i progettisti hanno riconfigurato gli spazi interni prevedendo uffici e spazi di lavoro collettivi e semicollettivi, distribuiti su due livelli. Dentro il volume parallelepipedo (circa 90 per 15 metri), al piano terreno sono inoltre presenti l'atrio d'ingresso e la sala per riunioni e conferenze, entrambi a doppia altezza.

 

“La ricerca di una propria identità culturale dell'edificio – spiega l'arch. Luigi Mirizzi – ha voluto coniugare la ricchezza della spazialità interna alla trasparenza delle funzioni. Il corretto rapporto tra coerenza spaziale e funzionale si è risolto nella rivisitazione delle tipologie tradizionali e degli schemi funzionali, sino a oggi adottati in un'articolazione chiara e definita indispensabile per una struttura pubblica.”

Lo spazio interno si distingue per la grande copertura a falde, dotata di finestre a sottotetto di produzione FAKRO per migliorare l'illuminazione degli ambienti e permetterne l'ombreggiamento controllato.

 

“L'edificio dista poche decine di metri dalla costa, quindi si trova esposto ai venti dominanti e all'intenso soleggiamento estivo, oltre che a un'atmosfera salmastra molto aggressiva per tutti i materiali, anche quelli più resistenti. Di conseguenza, i requisiti prestazionali delle finestre da tetto dovevano garantire durabilità in termini manutentivi e qualitativi, tenuta all'aria e isolamento termico. Oltre alla rispondenza ai requisiti richiesti, i fattori che hanno portato alla scelta delle finestre da tetto FAKRO sono stati l'ottimale rapporto tra costo e qualità del prodotto, i tempi ridotti nella posa in opera e l'eccellente assistenza da parte del personale tecnico FAKRO.”

 

A opere praticamente completate, qual è il livello di soddisfazione?

 

“Siamo più che soddisfatti del risultato ottenuto sotto il profilo estetico, tecnico e funzionale.”

 

 

BOX    La soluzione per l'illuminazione zenitale

Sulla copertura dell'Edificio Polifunzionale sono state installate complessivamente 62 finestre da tetto FAKRO modello FTU-V P5, disposte a coppie lungo le falde, che illuminano gli spazi sottostanti assicurando qualità estetica, versatilità d'uso e le migliori condizioni di comfort agli ambienti.

Si tratta di finestre da tetto che garantiscono elevate prestazioni in termini di isolamento termico (Uf 0,97 W/m2K), come anche di sicurezza, grazie all'impiego del sistema FAKRO TopSafe in abbinamento a vetrate anti-effrazione P5 (4 temperato esterno autopulente + 10 + 4 temperato + 8 + 33.2 interno basso emissivo accoppiato di sicurezza P2A).

I candidi telai in pino nordico massiccio (dimensioni 114 x 118 cm), impregnato sottovuoto e rifinito internamente con trattamento a 3 mani (poliuretano) di colore bianco, presentano un sistema di apertura e chiusura a bilico ad azionamento manuale per 58 finestre.

Le altre 4 finestre da tetto sono dotate del sistema domotico Z-Wave e sono quindi azionabili elettricamente mediante radiocomando, anche per la gestione degli accessori come le tende ombreggianti, a garanzia del massimo controllo dell'irraggiamento solare. È inoltre presente l'automatismo mediante il sensore pioggia, predisposto con connettori sul telaio che facilitano il montaggio degli accessori elettrici.

La fornitura delle finestre da tetto FAKRO modello FTU-V P5 è stata effettuata al general contractor Guastamacchia SpA, che ha provveduto alla loro posa in opera.

 

 

SCHEDA

R.T.P. progettazione                          Studio Valle Progettazioni

                                                           Mirizzi Architetti Associati

                                                           Sylos Labini Ingegneri e Architetti Associati Srl

                                                           Pro.Sal. Srl

                                                           Ing. G. Marati

 

Consorzio operativo                           C.R.P. Bari Scarl

Direzione                                           Ing. Pasquale Guastamacchia

Impresa edile                                     Guastamacchia SpA

Produttore                                          FAKRO

Finestre da tetto                                 FTU-V P5

 

 

CREDITI FOTO

Arch. Roberta Ruggieri

 

 

 

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Un continuum materico che scivola come un’inarrestabile colata lavica; un’unica distesa di pietra Dalmata Antolini è protagonista dello spazio scala concepito dal designer Alessandro La spada. Le pedate e le alzate spariscono in un effetto fluido che ricompone la sequenza dei gradini creando uno spazio omogeneo e profondamente suggestivo. Con la sua  scura e compatta presenza, il Nero Assoluto scelto per le pareti che “incorniciano” la struttura conferisce un forte carattere allo spazio, aiutando a concentrare lo sguardo sull’elemento scala. Lo specchio laterale ad altezza corrimano espande l’ambiente in larghezza moltiplicando il disegno, mentre le due pareti ad apertura e chiusura, con porte a specchio, allungano all’infinito l’elemento scala, grazie a un gioco di illusioni prospettiche.

 

 

Dalmata

Eleganza e armonia rendono questa pietra naturale una preziosa alleata del progettista. Ogni ambiente ne può assorbire l’innata raffinatezza per farla propria e lasciarla riaffiorare dalle linee dell’arredo. Come per un abito di grande signorilità, la natura ha saputo adoperare questi due non colori, il bianco ed il nero, per mettere in versi raffinate liriche visive.

L’estetica diventa elemento di primo piano, specchio di un’anima che conserva inalterata la grazia che fu dei tempi passati, coniugandola al gusto moderno rinvenibile nella pulizia delle linee.

Una commistione che ancora una volta la natura, motore dell’azienda Antolini, ha saputo proporre con una autenticità sorprendente.

 

Nero Assoluto

Un inno al nero, un nome che racchiude un’essenza: nero come la notte, assoluto come la totalità. Non lascia spazio alle vie di mezzo, alle esitazioni, è l’emblema dell’esclusività: Nero Assoluto racchiude tutta la magia di un connubio perfetto che si presta a sofisticate interpretazioni architettoniche.

Vivono mistero ed eleganza in questo eccezionale granito che può assumere forme armoniche e tondeggianti, ispirate ad una silhouette femminile, o può interpretare con tagli spigolosi e decisi tutta la forza di un design dal gusto indiscutibilmente maschile.

Ammaliante enigma, il nero è il non colore per eccellenza che da sempre incarna la raffinatezza, icona di stile e di fascino: Antolini propone una pietra naturale irrinunciabile per chi voglia interpretare l’essenza dell’eleganza senza perdere in unicità e personalità.

 

www.antolini.com

 

 

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