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Tre suggestive onde sovrapposte, sinuose e trasparenti, spiccano lungo il tracciato emiliano dell’Autostrada del Brennero. È la rinnovata sede dell’azienda italiana TWINSET, leader internazionale nel settore dell’abbigliamento. Situata a Carpi, Modena, si pone ai passanti come esempio significativo delle potenzialità architettoniche connesse al recupero e alla valorizzazione di un edificio industriale esistente.

Il nuovo involucro edilizio, caratterizzato da soluzioni tecniche mirate a garantire il massimo comfort e un elevato livello di efficienza energetica, cela infatti gli ambienti destinati alle attività creative dell’azienda e all’accoglienza dei visitatori, ridisegnando l’immagine dell’intero insediamento. Il raffinato disegno della nuova facciata, che racchiude i volumi d’ampliamento, corona un corposo intervento di miglioramento sismico e ristrutturazione delle aree produttive, rivestendo l’edificio industriale preesistente con il gusto e la grazia proprie dell’affermata casa di moda.

Entrati nella hall, una scenografica scala elicoidale distribuisce le show room per la presentazione delle collezioni, la sala per le sfilate, la terrazza per gli eventi, l’ufficio stilistico con i laboratori per la prototipazione, le campionature e il ricevimento dei fornitori, oltre agli uffici e agli spazi di supporto, fra cui un’area fitness riservata ai dipendenti. “Il progetto – spiegano Silvio Binini ed Emanuele Piccinini (BP Architects) – è frutto del concept vincitore del concorso di idee che, nel corso del tempo, si è notevolmente evoluto rispetto alla sua prima versione per rispondere al meglio alle esigenze funzionali e di immagine del committente. Il tema architettonico originario – disegnare una nuova facciata rappresentativa per il capannone esistente – si è infatti trasformato nella progettazione di un volume destinato alle attività direzionali, commerciali e tecnico-creative che, come un vero e proprio “vestito” architettonico, circonda su due lati la struttura produttiva. Abbiamo perciò puntato su un involucro edilizio in grado di esprimere l’immagine sincera e leggera che individua il brand. I prospetti sono composti da singole fasce trasparenti aggettanti, il cui morbido disegno è plasmato per avvolgere la sagoma dell’edificio retrostante.”

Continuità e dinamismo distinguono quindi le facciate dal marcato andamento orizzontale e caratterizzate da un’ampia rientranza posta in corrispondenza dell’ingresso principale. Le vetrate sono scandite da elementi frangisole inclinati, realizzati in rame, che arricchiscono le superfici trasparenti donando plasticità e qualità materica all’insieme.

Tecnica e prestazioni

Per definire al meglio gli aspetti tecnici del progetto, lo studio BP Architects si è avvalso non solo del Servizio di Assistenza al Progettista (SAP) di Schüco Italia, ma anche della consulenza dell’ing. Fausto Cattivelli, professionista di riferimento e di comprovata competenza nella progettazione di facciate continue. La stretta collaborazione tra le parti ha consentito sia di individuare il sistema costruttivo più indicato per le esigenze architettoniche, sia di sviluppare un progetto caratterizzato da un elevatissimo livello di dettaglio, portando alla redazione di un capitolato estremamente chiaro e preciso. Il bando di gara aperto fra le principali aziende del settore è stato quindi aggiudicato da AZA Aghito Zambonini, che ha presentato un’offerta convincente dal punto di vista sia tecnico che economico e che si è rivelata estremamente professionale, organizzata ed efficiente nelle fasi progettuali ed esecutive.

All’ampliamento della sede TWINSET ha lavorato l’intero reparto tecnico di Schüco Italia (e in particolare gli uffici Progettazione di Sistemi per Cantieri speciali - PSC e Pre Post Vendita - PPV), in collaborazione con i tecnici AZA e i consulenti incaricati a presidio delle diverse tematiche ingegneristiche. Sono state infatti impiegate soluzioni di facciata Schüco FW60+ SG in una variante personalizzata in relazione alle esigenze della commessa, equipaggiate con apribili a loro volta customizzati Schüco AWS 114.SI. Per offrire una resistenza statica ottimizzata alle forze di torsione generate dal vento sui frangisole è stato studiato e prodotto un profilo customizzato completamente in alluminio, senza rinforzi in acciaio. La definizione degli elementi strutturali, nel rispetto degli ingombri architettonici, è il risultato di verifiche FEM e simulazioni inerenti il movimento dell'involucro alle azioni del sisma e del movimento nel tempo dei solai prefabbricati.

“Anche i profili in alluminio che costituiscono i montanti di facciata sono customizzati, al fine di soddisfare i requisiti imposti da un capitolato tecnico molto selettivo – spiega Gianluca Bortot, Responsabile tecnico di AghitoZambonini Spa. La nostra Azienda è Partner Schüco da molti anni e ogni progetto viene interpretato come una nuova sfida, avvalendosi di una sinergia progettuale collaudata. Per consentire ai progettisti di scegliere l'effetto cromatico più coerente con il disegno d’insieme sono stati predisposti due mockup (performances e visual) presentando varie combinazioni di stratigrafie visual e spandrel. Si tratta di soluzioni estremamente performanti dal punto di vista prestazionale in ambito termico e acustico, verificate presso un laboratorio certificato prima della posa in opera in cantiere. Le facciate assicurano un controllo ottimale dell’irraggiamento solare, a garanzia del comfort interno e del contenimento dei consumi energetici. La vicinanza con l’autostrada, inoltre, ha reso necessari parametri fonoisolanti di altissimo livello. L’abbattimento acustico è compreso fra 44 e 48 dB, a seconda dell’esposizione delle vetrate, con prestazioni verificate on-site che, in alcuni casi, sono perfino superiori ai requisiti previsti dal progetto.”

Varietà ed espressività

Schüco FW 60+ SG è un sistema per facciate elegante e performante, caratterizzato da un’elevata qualità della resa architettonica e dalla possibilità di combinare l’impiego di vetrate di grandi dimensioni con prestazioni tecniche, energetiche e di sicurezza all’avanguardia. La versatilità è una delle sue caratteristiche più interessanti: la snellezza dei giunti, con profili visibili solo internamente, conferisce alla facciata un’immagine completamente trasparente, mentre l’ampia gamma di profili e copertine consente di enfatizzare la verticalità oppure l’orizzontalità del disegno architettonico.

Le facciate Schüco FW 60+SG si prestano all’installazione di vetrate doppie e triple di tutte le tipologie, comprese quelle semi strutturali, e permettono di ottenere prestazioni rispondenti anche allo standard Casa Passiva. Nelle facciate, inoltre, possono essere inseriti componenti della serie AWS, come gli apribili AWS 114, che nelle versioni a più alto isolamento (SI) possono raggiungere valori di isolamento termico di 1,3 W/m2K e possono essere integrati con l’evoluto sistema Schüco TipTronic, che consente la movimentazione meccatronica dell’anta.

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Progettare edifici vetrati significa realizzare architetture che annullano i confini reali per favorire la permeabilità tra interno ed esterno. La nuova generazione di facciate in alluminio a nastro Schüco FWS 60 CV (Concealed Vent) nasce in risposta alle esigenze della progettazione contemporanea, poiché combina sezioni in vista estremamente snelle – solo 60 mm – con la possibilità di inserire apribili a scomparsa, uniformando così l’estetica tra ante e struttura portante.

Disponibile in due diverse profondità costruttive (65 e 85 mm), il sistema Schüco FWS 60 CV consente la realizzazione di finestre a nastro, di finestre singole standard e di finestre a tutta altezza (con parapetto integrato) caratterizzate da un effetto di completa fusione visiva: dall’esterno, infatti, non è possibile distinguere le specchiature fisse dalle finestre, le quali sono riconoscibili solo internamente per la presenza di una minima fuga di giunzione.

L’evoluzione della tecnologia
Con la facciata in alluminio Schüco FWS 60 CV è possibile realizzare ante integrate a tutta altezza che possono raggiungere dimensioni fino a 3,2 metri. I necessari requisiti strutturali vengono garantiti da un profilo composito assiemato, che consente anche l’opzionale inserimento di sopraluce e sottoluce.

Integrazione meccatronica
Grazie all’apparecchiatura meccatronica a scomparsa Schüco TipTronic è possibile movimentare non solo gli infissi con apertura ad anta/ribalta e a vasistas, ma anche i sopraluce e i sottoluce. Oltre ai benefici dal punto di vista della funzionalità e della facilità di utilizzo, il sistema Schüco TipTronic offre anche la possibilità di controllare automaticamente l’aerazione dell’ambiente, per un vantaggio sia a livello di salubrità dell’aria, sia a livello economico. Nel periodo estivo, ad esempio, il sistema TipTronic permette di ridurre il carico energetico di raffreddamento dell’edificio grazie al raffrescamento notturno, a cui può essere affiancato – per un ulteriore contenimento dei consumi diurni degli impianti di condizionamento – un sistema di schermature solari con fissaggio integrato (impiegabile in specchiature fisse, apribili, sopraluce e sottoluce).

Isolamento termico ai livelli di Casa Passiva
La facciata in alluminio FWS 60 CV garantisce un isolamento termico a livello di Casa Passiva, con valori Ucw fino a 0,84 W/m2K e valori Uf fino a 1,5 W/m2K (fattore viti incluso). Il tipo di isolante, rinforzato con fibre di vetro e resistente alla compressione, si è rivelato fondamentale non solo per il conseguimento di valori Uf ottimali e per il raggiungimento di un elevato livello di stabilità e durata, ma anche per l’integrazione omogenea tra ante e struttura portante.

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Friday, 15 September 2017 14:21

Bebe Vio incontra le Pink Runners di Schüco Italia

Un incontro speciale per sostenere l’importanza di uno stile di vita attivo e promuovere lo sport come preziosa opportunità di aggregazione: in occasione della Pink Run, la corsa non competitiva a scopo benefico a cui hanno preso parte 35 dipendenti della padovana Schüco Italia, Bebe Vio ha incontrato le Pink Runners Schüco. Una sorpresa volta a sostenere l’impegno e la passione delle partecipanti, nonché una testimonianza di rilievo per valorizzare i benefici di uno stile di vita sportivo come antidoto alle conseguenze della sedentarietà e come momento di condivisione extra lavorativo.

“Il gruppo delle Pink Runners Schüco – spiega l’ing. Roberto Brovazzo, Direttore Generale Schüco Italia – è nato da qualche anno, quando un piccolo numero di nostre dipendenti ha iniziato a prendere parte alla corsa non competitiva riservata esclusivamente alle donne. Quest’anno abbiamo deciso di contribuire concretamente all’iniziativa che, oltre ad avere finalità benefiche in favore di associazioni Onlus che operano nel territorio, ben si inserisce nel contesto dei valori aziendali legati allo Sport. L’azienda infatti promuove la sana attività sportiva dei collaboratori non solo a vantaggio della salute della persona, ma anche come momento di condivisione post lavoro. L’entusiasmo delle Pink Runners Schüco, negli anni, ha portato alla crescita graduale del gruppo, tanto che quest’anno hanno preso parte alla manifestazione ben 35 dipendenti, a cui abbiamo voluto organizzare una sorpresa per infondere loro un’ulteriore carica di energia”.

Per sostenere la passione e l’impegno delle proprie Pink Runners, infatti, Schüco Italia ha organizzato loro un incontro a sorpresa con la schermitrice Bebe Vio, oro ai Giochi paraolimpici di Rio de Janeiro 2016 e soprattutto testimonianza emblematica di come – con la giusta dose di volontà, grinta e competitività – qualsiasi traguardo possa essere raggiunto e qualsiasi limite superato. Grande sostenitrice del lavoro di squadra e dell’eccellenza in senso lato, l’atleta ha trasmesso a tutte le donne presenti una grande carica di positività, esortandole non solo a coltivare e condividere le proprie passioni sportive, ma anche a dare sempre il massimo nell’ottica di migliorare continuamente le proprie performance in ogni aspetto della vita.

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Thursday, 17 November 2016 13:50

Schüco Block System: la finestra che non si vede

La sostituzione dei serramenti è una fase molto importante dei lavori di ristrutturazione, soprattutto se coinvolge edifici con finiture di pregio o con aperture non molto ampie. La scelta degli infissi in questi casi deve da un lato implementare le performance termiche dell’immobile e dall’altro prestare attenzione a specifiche esigenze estetiche e di luminosità, inserendosi con discrezione nel contesto preesistente.


Le finestre Schüco Block System, conosciute anche come finestre “con l’anta a scomparsa”, sono state pensate proprio per rispondere alle peculiari necessità architettoniche e prestazionali degli immobili soggetti a riqualificazione. Il cuore tecnologico del sistema è racchiuso nei profili di anta sottili, in quanto privi di fermavetro interno, che permettono di massimizzare la quantità di superficie vetrata grazie all’anta a scomparsa e a sezioni in vista complessive di soli 73 mm. Il design estremamente minimale permette non solo di facilitare l’ingresso della luce naturale negli ambienti, indispensabile soprattutto in caso di aperture ristrette, ma anche di inserire con discrezione il serramento in qualsiasi contesto architettonico e stilistico.


Dal punto di vista degli esterni, infatti, l’anta a scomparsa – con telaio fisso che ricopre completamente quello della parte apribile – permette l’integrazione completa nella muratura rispettando l’identità dell’involucro architettonico, aspetto imprescindibile soprattutto per edifici dal particolare valore storico-artistico o dal design ricercato.


Design ed estetica vanno di pari passo con le prestazioni, sia a livello di isolamento termico (con valori Uf fino a 1,72 W/m2K con sezione in vista di 73,5 mm e Uf fino a 1,63 W/m2K con sezione in vista di 81,5 mm), sia a livello di comfort abitativo, grazie ad una maggiore trasparenza e luminosità degli ambienti e a soglie ribassate di soli 25 mm per le varianti porta finestra. La guarnizione centrale continua, frutto della tecnologia Schüco SimplySmart, consente infine non solo una lavorazione e una posa in opera più efficienti, ma anche elevate prestazioni in termini di tenuta all’aria, all’acqua e al vento.

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Fonte di vita e benessere, la luce naturale riveste oggi un ruolo centrale nel progetto architettonico. È stato dimostrato, infatti, che una corretta illuminazione ambientale mantiene efficiente il sistema nervoso, attiva le difese immunitarie, contribuisce alla regolazione del sonno e migliora lo stato d’animo, aiutando ad allontanare stress, ansia e depressione. Senza considerare i numerosi benefici a livello energetico, a favore non solo dei costi in bolletta, ma anche dell’ambiente.


Aperture vetrate estese, in grado di accogliere l’esterno nella sua totalità e di creare una continua correlazione tra fonti luminose naturali e artificiali, sono quindi sempre più frequentemente introdotte nei progetti architettonici, attraverso l’utilizzo di infissi performanti che prestano attenzione non solo all’estetica degli interni, ma anche al comfort abitativo degli utenti.


I serramenti panoramici Schüco sono stati sviluppati pensando alle persone che vivono gli spazi, per questo conferiscono alla luce naturale un ruolo da protagonista del progetto d’interni. Lo scorrevole in alluminio Schüco ASS 77 PD (Panorama Design), ad esempio, si distingue per i profili sottilissimi, con montante centrale in vista di soli 3 cm, telaio esterno a scomparsa e nessun ingombro a terra (il telaio inferiore viene infatti inserito nel pavimento). Oltre ad una resa estetica estremamente pulita e di grande effetto, il sistema consente la realizzazione sia di aperture vetrate fino a 18 metri lineari, sia di configurazioni ad angolo completamente apribili, per una libertà di visione e una flessibilità di utilizzo ancora più ampie.


Per la realizzazione di edifici dalle pareti completamente trasparenti, Schüco ha inoltre sviluppato il sistema di facciata in alluminio Schüco FWS 35 PD (Panorama Design), i cui profili sono talmente sottili da risultare praticamente invisibili. Progettato con un’esclusiva sezione in vista dei montanti e traversi di soli 35 mm, il sistema assicura la massima versatilità progettuale senza alcuna rinuncia dal punto di vista delle performance: realizzabile anche con tripli vetri con spessore fino a 50 mm, vanta la certificazione a livello di Casa Passiva e grazie a una nuova tecnologia di isolamento garantisce valori Uf fino a 0,9 W/m²K.

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Progettate per soddisfare gli attuali trend architettonici, orientati verso la realizzazione di aperture sempre più ampie, robuste e performanti, le nuove porte in alluminio Schüco ADS SimplySmart Design Edition racchiudono in un solo sistema tutte le risposte relative alle nuove esigenze dell’abitare contemporaneo. Elevata stabilità strutturale, sicurezza antintrusione, comfort di utilizzo e prestazioni d’eccellenza (fino anche ai livelli di Casa Passiva) si uniscono infatti in un design impeccabile, offrendo non solo nuove possibilità creative ad architetti e progettisti, ma anche più spazio alle personali scelte di stile e di comfort abitativo.


Prestazioni eccellenti sotto ogni punto di vista


I nuovi sistemi per porte Schüco ADS SimplySmart Design Edition si distinguono per la struttura innovativa dei profili in alluminio, le cui caratteristiche statiche sono state ulteriormente migliorate per consentire sia la realizzazione di porte con dimensioni ancora più elevate (altezza fino a 3000 mm e pesi d’anta fino a 200kg), sia un incremento generale delle prestazioni dell’edificio. L’isolamento della sede del vetro e l’inserimento di una guarnizione centrale continua lungo il perimetro della porta (adattabile alle esigenze specifiche e applicabile a tutte le profondità senza modifiche strutturali) ha permesso infatti di ottimizzare le caratteristiche di sistema in termini di tenuta all’aria e alla pioggia battente, di resistenza al carico del vento e di isolamento termico, con valori Uf fino a 1,0 W/m2K e la possibilità di raggiungere, all’occorrenza, anche lo standard di Casa Passiva.


Create per stupire


La maniglia integrata con retroilluminazione led, le cerniere a scomparsa e la possibilità di personalizzare l’estetica dell’anta consentono alle porte Schüco ADS SimplySmart Design Edition di esaltare lo stile intrinseco di ogni abitazione, garantendo al contempo la massima sicurezza antintrusione. L’integrazione di una sede per apparecchiature e cavi nella camera centrale del profilo, frutto dell’esperienza e del know-how Schüco, permette inoltre un’installazione rapida e agevole degli accessori, come il sistema di controllo accessi Schüco Door Control System (DCS), che comprende lettori di badge, tastierini numerici, dispositivi biometrici per la lettura delle impronte digitali e un sistema completo radio citofonico. Grazie al design modulare particolarmente attuale e minimale, il sistema Schüco DCS può essere installato armoniosamente nel profilo delle porte ADS SimplySmart Design Edition, senza alcuna modifica nell’aspetto complessivo del serramento.


Tutta l’affidabilità della tecnologia Schüco SimplySmart


Completamente realizzate secondo l’affermato approccio alla progettazione e costruzione Schüco SimplySmart, che prevede l’utilizzo di numerosi componenti standard anche per porte con profondità diverse, le nuove porte Schüco ADS SimplySmart Design Edition riducono i tempi di lavorazione e posa in opera, agevolando il lavoro del serramentista. La precisione dei meccanismi e la facilità di montaggio assicurano all’utilizzatore tutta l’affidabilità e la qualità di un sistema Schüco, garantendo un serramento completamente in linea con le caratteristiche definite in fase di progettazione.

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Fra le splendide valli dell'Alto Adige, gli impianti di risalita del Dantercepies sono fra i più importanti per il comprensorio sciistico che si sviluppa attorno allo spettacolare massiccio del Sella: prendono origine da Selva di Val Gardena e conducono fino alla stazione di monte, posta a breve distanza dal Passo Gardena e dalla Val Badia.
Assieme alle più brevi seggiovie Cir e Val, la cabinovia Dantercepies consente agli sciatori di utilizzare circa 15 km di piste, integralmente coperte da innevamento artificiale, trasportando fino a 3.000 persone ogni ora per i circa 2.500 m di lunghezza della linea a fune, che risale una delle vallate più affascinanti delle Dolomiti.


Entrata in funzione nel 1949 – ai tempi era il più lungo impianto d'Europa – e costantemente rinnovata e aggiornata anche sotto il profilo tecnologico, la cabinovia è stata recentemente interessata da un profondo restyling architettonico, curato dall'arch. Rudolf Perathoner secondo un approccio orientato alla compatibilità ambientale e paesaggistica. Le stazioni di valle (1.646 m s.l.m.) e di monte (2.292 m s.l.m.) si caratterizzano per il disegno contemporaneo, che asseconda la morfologia del terreno con volumi parzialmente ipogei, sopra i quali si elevano strutture massive dalle morbide sagome curve, concepite per inserirsi nel delicato contesto naturale e realizzate con una miscela cementizia comprendente inerti di provenienza locale. La materica plasticità delle forme costruite, che instaurano un pacato dialogo con il sito, è enfatizzata dalle misurate trasparenze dell'involucro, realizzato utilizzando sistemi in alluminio Schüco, leader nel settore delle facciate continue.


Attraversando le stazioni e utilizzando le cabine, lo splendido panorama montano è una presenza costante durante l'intero tragitto. Sviluppate a tutta altezza, le ampie pareti vetrate alleggeriscono le masse degli edifici – soprattutto della stazione a monte – senza marcare la propria origine tecnologica. Richiamando l'aspetto diafano del ghiaccio, le facciate continue conferiscono all'insieme una piacevole immagine organica, che rende le nuove architetture parte integrante del paesaggio. Oltre a minimizzare l'impatto edilizio in un ambiente altrimenti incontaminato, la permeabilità visiva garantita dai sistemi Schüco collabora a rendere le stazioni un vero e proprio segno antropico di valenza territoriale.


Le qualità del progetto – sviluppato con evoluti software 3D che hanno consentito la gestione del processo ideativo, dai primi schizzi alle tavole esecutive – si accompagnano alla notevole funzionalità dei nuovi impianti, dimensionati per ridurre drasticamente i tempi d'attesa e offrire un viaggio particolarmente rapido e confortevole. Altrettanto significative sono le condizioni nelle quali le nuove stazioni sono state realizzate. A causa di alcuni eventi franosi avvenuti poco prima dell'inizio dei lavori, che hanno comportato importati modifiche alle strutture funiviarie, il progetto è stato completamente rivisitato e reso cantierabile nell'arco di pochi mesi, rispettando così i tempi previsti per l'apertura della stagione sciistica.


Tre soluzioni Schüco per la funzionalità e l'efficienza energetica


Tutte le superfici trasparenti delle stazioni di valle sono realizzate con gli eleganti sistemi di facciata Schüco FW 60+, integrati dalle porte ADS 75. Schüco FW 60+ è un sistema a montanti e traversi caratterizzato da profili in alluminio a taglio termico che, utilizzando sottili sezioni in vista spesse solo 60 mm, permette la costruzione di strutture reticolari di grande ampiezza e trasparenza, con peso dei tamponamenti fino a 600 kg. La gamma di proposte del sistema FW 60+ è particolarmente estesa per rispondere a tutte le possibili varianti nel design e nelle prestazioni e include non solo soluzioni per coperture, ma anche speciali varianti per la sicurezza (antiproiettile, antieffrazione, antiesplosione e di protezione dai fulmini). L’ideale complemento tecnico ed estetico alle facciate FW 60+ sono le porte Schüco ADS 75, utilizzate per entrambe le stazioni di valle e a monte. Predisposte per l'automazione integrata con i sistemi di supervisione a livello dell'edificio, le porte ADS 75 si distinguono per il loro contributo al risparmio energetico, particolarmente utile in contesti climatici rigidi come quello del Dantercepies.


La facciata principale della stazione a monte, invece, è stata costruita con il sistema Schüco AOC 60, selezionato non solo per le performance d’eccellenza, ma anche per la sua trasparenza scenografica. Caratterizzato sempre da uno spessore contenuto in 60 mm, il sistema a montanti e traversi in alluminio Schüco AOC 60 ST è certificato dal Passivhaus Institut di Darmstadt per le facciate e le coperture trasparenti in edifici a bassissimo consumo energetico. AOC 60 ST, infatti, presenta eccezionali prestazioni termoisolanti, con valori di trasmittanza Uf da 0,8 W/m²K, compresa l’incidenza delle viti. Il sistema si presta inoltre all'impiego di vetrate triple e di moduli fotovoltaici a film sottile – con possibilità di carichi fino a 1100 kg – e prevede tre livelli di drenaggio, a vantaggio della massima flessibilità progettuale.


Scheda Cabinovia Dantercepies
Committente: Seggiovie Dantercepies SPA
Progetto architettonico: arch. Rudolf Perathoner, Studio Perathoner
Sistemi trasparenti d’involucro: Schüco Italia

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Arredo di design prezioso, il serramento è una componente fondamentale dell’architettura esterna ed interna dell’abitazione, sia dal punto di vista estetico che prestazionale. Il nuovo scorrevole parallelo con soglia ribassata Schüco AWS PASK, sviluppato con approccio Schüco SimplySmart, unisce in un unico sistema le performance di una finestra, la luminosità di una parete vetrata e la funzionalità di uno scorrevole, consentendo di vivere gli spazi nella più totale libertà e comodità.


Realizzato con un nuovo binario guida posizionato sotto il pavimento, è l’unico scorrevole parallelo a ribalta attualmente sul mercato che permette di ottenere la soglia estremamente ribassata. Schüco AWS PASK è stato infatti sviluppato con una particolare attenzione al comfort abitativo degli utenti. Oltre ad agevolare il passaggio delle persone tra ambienti interni ed esterni, permette di progettare aperture vetrate di dimensioni importanti ed è stato sviluppato in modo da semplificare la manutenzione e la pulizia delle componenti non in vista, con notevoli vantaggi pratici.


Funzionalità e design sono infine affiancate da prestazioni elevate: i nuovi scorrevoli complanari e a ribalta Schüco PASK garantiscono un’ottima tenuta all’aria e all’acqua e un isolamento termico fino al livello di Casa Passiva (con Schüco AWS 90 SI+), rivelandosi perfetti per qualsiasi ambiente.

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Sarà un evento che lascerà il segno, la Biennale di Architettura 2016. Giunta alla sua 15a edizione, coinvolgerà ben 63 Paesi, tutti chiamati ad interpretare le tematiche più sentite e i fenomeni più innovativi in ambito architettonico e urbanistico. A due anni dall’ultima partecipazione, Schüco prenderà nuovamente parte a questo importante appuntamento che pone l’attenzione sul ruolo primario dell’architettura, non solo nella dimensione culturale e artistica, ma anche sul fronte politico, sociale e ambientale.


Il professor Winfried Heusler, Senior Vice President e Global Building Excellence in Schüco, afferma: “Lo spirito di Schüco e quello della Biennale combaciano perfettamente. Qui abbiamo la possibilità di incontrare moltissimi architetti di fama internazionale e abbiamo l’opportunità di instaurare con loro un dialogo costruttivo”. Durante i giorni che precedono la kermesse, una delegazione Schüco partirà con un gruppo di architetti selezionati alla ricerca di nuove prospettive e di nuove ispirazioni, per poter dare il proprio contributo all’ampliamento degli orizzonti architettonici.
I progetti che vedono collaborare Schüco con la Biennale di Architettura 2016 esplorano tre ambiti differenti: accoglienza, sviluppo, sostenibilità.


Making Heimat. Germany, Arrival Country
Il contributo della Germania per la Biennale 2016 è stato progettato dal Museo dell’Architettura Tedesca di Francoforte (Deutsches Architektur Museum - DAM) e si ispira ad uno dei più sentiti temi di attualità, l’accoglienza dei rifugiati. L’opera indaga l’integrazione da molteplici punti di vista, poiché rappresenta una sfida sia per il tessuto sociale che per quello urbano. Il progetto si interroga quindi non solo su come sia possibile l’accoglienza dei nuovi arrivati all’interno di una società già formata, ma anche sul ruolo che possono avere l’architettura e l’urbanistica nell’importante processo di integrazione.


Darzanà: Two Arsenals, One Vessel
Il contributo della Turchia è stato sviluppato dall’Istanbul Foundation for Culture and Arts (IKSV) per celebrare il patrimonio culturale che accomuna Istanbul e Venezia. Entrambe, infatti, sebbene siano città portuali sul Mediterraneo, si sono sviluppate nel tempo in modo totalmente differente: Venezia rappresenta la città museo per eccellenza, Istanbul una megalopoli tra passato e futuro. Sebbene apparentemente diverse, le loro anime sono tuttavia collegate da un linguaggio comune: quello architettonico.


A Building Like a Tree – A City Like a Forest
La possibilità di realizzare edifici funzionali sia per le persone che per l’ambiente è ciò che vuole promuovere l’istituto EPEA alla Biennale 2016. Il professor Michael Braungart, fondatore e CEO di EPEA (Environmental Protection Encouragement Agency), presenterà infatti la sua filosofia “dalla culla alla culla”, sviluppata in collaborazione con l’architetto e designer statunitense William McDonough per celebrare l’impronta umana sul pianeta. L’obiettivo finale è realizzare edifici come alberi e città come le foreste, costruzioni innovative in grado di purificare l’aria e l’acqua e capaci di produrre senza sprechi.


“La Biennale di Architettura – commenta Roberto Brovazzo, Direttore Generale di Schüco Italia – è per la nostra azienda uno degli appuntamenti più attesi a livello internazionale per esplorare e sperimentare le nuove possibilità dell’edilizia sostenibile. Affiancare i progettisti e favorirne la creatività, eliminando qualsiasi limitazione dal punto di vista tecnico, è per noi una delle sfide più stimolanti ed entusiasmanti”.

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L'ospedale è una tipologia edilizia in rapida evoluzione, caratterizzata da un'elevata complessità architettonica e tecnologica. Chiamata oggi a rispondere ad istanze estremamente differenti fra loro, deve saper sintetizzare qualità formale ed elevate prestazioni, per offrire spazi ospitali ed allo stesso tempo fortemente evoluti. Se la medicina contemporanea è infatti una scienza sempre più specialistica, basata sull'impiego di strumenti sofisticati all'interno di efficaci percorsi di cura multidisciplinari, le attività di assistenza e cura necessitano invece di ambienti accoglienti e confortevoli, capaci di facilitare le relazioni umane e rendere la degenza del paziente il più confortevole possibile.


Fra i molti nuovi edifici ospedalieri realizzati negli ultimi anni in Italia, il CORE (Centro Oncoematologico di Reggio Emilia) è senz'altro una realizzazione esemplare per la sua capacità di ottimizzare i complessi aspetti tecnici, tecnologici e organizzativi all'interno di un'architettura semplice, equilibrata e piacevole. La costruzione si inserisce nel più ampio programma di potenziamento strutturale e tecnologico dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, erede di una tradizione medica secolare e oggi indirizzato verso la creazione di un “ospedale del futuro” d'eccellenza. Alle complesse funzioni assistenziali e cliniche d'alta specialità, organizzate per assicurare la migliore presa in carico globale dei pazienti, si affianca l'indispensabile supporto della ricerca scientifica - attività tutte ospitate in ambienti di alto livello qualitativo e rispondenti ai più avanzati criteri operativi e requisiti tecnici.


Vincitore del prestigioso Premio CNETO 2015, l'edificio che ospita il nuovo CORE si distingue per la linearità e la compattezza dei volumi, scelta progettuale che ha condotto ad una felice sintesi fra rigore formale e flessibilità funzionale. Lungo i prospetti, alle massive strutture angolari rivestite in laterizio faccia a vista – memori della tradizione costruttiva locale – si alternano leggere e performanti superfici trasparenti, realizzate con sistemi Schüco per facciate continue.


La razionale scansione ortogonale dell'involucro è articolata in partizioni vetrate di grande dimensione, concepite per offrire il massimo apporto luminoso agli ambienti interni, impostate sopra specchiature opache in vetro smaltato che celano gli strati termoisolanti dei parapetti, utili a migliorare il comfort di utenti e personale. Le forme articolate dell'involucro trasparente del basamento e il regolare disegno delle facciate ai piani superiori sono realizzati con lo stesso sistema di rivestimento a montanti e traversi ad alte prestazioni, selezionato nell'ampio repertorio di soluzioni Schüco.


Progettato da Binini Partners, l'edificio è stato sviluppato a livello esecutivo da CAIREpro per conto dell'impresa Sicrea Group / Siteco, che ha fatto proprie le indicazioni tecnico prestazionali confermate nelle diverse fasi progettuali ricorrendo ai prodotti Schüco.


Schüco FW 60+ HI: eleganza, leggerezza, prestazioni e sicurezza
Per fronteggiare adeguatamente i differenti contesti applicativi del progetto (hall d'ingresso, camere di degenza, ambulatori, uffici, torri di servizio etc.) è stato scelto l'innovativo sistema a montanti e traversi Schüco FW60+.HI, sviluppato sia per facciate verticali che per coperture trasparenti e caratterizzato dal connubio fra leggerezza ed elevate prestazioni. Estremamente elegante in virtù della minima sezione visibile dei profili in alluminio (60 mm), il sistema si presta alla realizzazione di superfici di ampie dimensioni – con reticoli di ampiezza fino a 6 m – caratterizzate dalla possibilità di alternare vetrate fisse e serramenti apribili.


L'intrinseca flessibilità del sistema Schüco FW60+.HI ha permesso di rispondere agli elevati requisiti prestazionali e di comfort interno previsti dal progetto originario, fra cui:
- abbattimento acustico normalizzato: 45 dB;
- isolamento termico globale di facciata: 1,20 W/m2K (Ucw);
- luminosità interna massimizzata.


Dotate di apertura ad anta/ribalta, le finestre si sviluppano da un'altezza di 80 cm dal pavimento fino al controsoffitto, amplificando notevolmente la luminosità dei locali. I serramenti permettono sia aperture manuali delle ante con limitatore, per le esigenze dei degenti, sia aperture totali per la manutenzione e la pulizia da parte di operatori. Date le rilevanti dimensioni (1,95 x 2,25 m), la movimentazione delle finestre è stata affidata a un meccanismo ad azionamento manuale “a manovella”, proposto da Schüco per i carichi elevati.


Le tende esterne a lamelle con ancoraggi puntuali direttamente ai montanti di facciata proteggono gli spazi interni dal surriscaldamento estivo, evitando la formazione di ponti termici e offrendo ai fruitori un maggiore comfort ambientale. Sotto il profilo della sicurezza antincendio, le facciate si distinguono per la speciale struttura con resistenza al fuoco EI60 a livello del parapetto (secondo Circolare 5043 VVF), mentre l'intero edificio dispone del sistema di evacuazione di fumo e calore Schüco EFC.


Scheda Centro Oncoematologico Reggio Emilia
Committente: Azienda Ospedaliera Arcispedale Santa Maria Nuova – IRCCS GRADE Onlus per ASMN
Progetto: Binini Partners
Ing. Tiziano Binini
Arch. Lucia Mosconi
Ing. Alberto Baroni
General Contractor: Sicrea Group / Siteco
Progetto Esecutivo: CAIREpro
Ing. Paolo Genta
Direzione lavori: Ufficio Tecnico ASMN
Ing. Claudia Reggiani
Ing. Enzo Mazzi
Sistemi trasparenti d'involucro: Schüco Italia

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