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Tuesday, 17 March 2020 09:04

Massima luminosità sotto le falde

Situata a metà strada fra Amsterdam e Utrecht, Het Gooi è una piccola regione dei Paesi Bassi caratterizzata da un paesaggio pittoresco, ricco di verde, e da centri abitati distinti da una lunga tradizione artistica, che hanno reso la zona una sorta di rifugio dalla frenesia della vita urbana.

Il villaggio di Blaricum è forse il migliore esempio della capacità, tipica del popolo olandese, di declinare l’urbanistica e l’architettura in stretta relazione con la natura, mescolando sapientemente tradizione e contemporaneità. Le strade si snodano con dolcezza fra i bassi rilievi collinari, ricchi di vegetazione, collegando edifici circondati da ampi giardini.

Uno degli aspetti più caratteristici delle costruzioni locali sono i tetti rivestiti di paglia, materiale abbondante ed ecologico che, se sapientemente posato, garantisce protezione dalle frequenti piogge e un notevole isolamento termico, oltre a conferire un tocco di ruralità anche agli edifici più moderni.

È il caso di Villa Blarikom, un complesso residenziale di 4 piani fuori terra composto da 12 appartamenti e da 2 spaziosi attici, realizzato in una zona a bassa densità abitativa. In questo caso i progettisti di MIX architectuur hanno disegnato una copertura tradizionale che ammanta tutti i piani in elevazione, dal tetto a falde fino al rivestimento in pietra del piano terreno, integrando con gusto natura e tecnologia.

Completata recentemente, grazie alla sua immagine calda ed elegante Villa Blarikom è subito diventata uno dei punti di riferimento della vita del quartiere. In questo caso la principale sfida progettuale è consistita nel dare continuità al disegno delle facciate, rispetto alla scansione delle aperture degli spazi interni.

Le finestre allineate tracciano netti segni verticali sulla copertura in paglia, alleggerendone le masse e conferendo ai prospetti uno stile sobrio, appena ingentilito dalle candide terrazze che fuoriescono dalla copertura tradizionale. Ma il raffinato design dell’involucro edilizio è solo il preludio all’elevata qualità degli spazi interni.

Si distinguono in particolare gli attici, semplici e accoglienti, caratterizzati dalle pareti inclinate delle falde che conferiscono un’immagine vagamente bohèmien agli ambienti. Protagoniste assolute della composizione sono le finestre da tetto che, per effetto della loro inclinazione, li inondano di luce naturale.

Anche in questo caso un’accorta soluzione tecnica è alla base del risultato estetico. Fin dai primordi della progettazione, l’azienda FAKRO – secondo player a livello mondiale nel settore delle finestre da tetto – è stata coinvolta nello sviluppo dei serramenti, realizzati su misura, e dei particolari costruttivi per la loro connessione alle strutture di copertura.

Si tratta del nuovo modello FDY U3, realizzata con legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto e rifinito con tre mani di vernice poliuretanica, per incrementarne la durabilità. Grazie alla generosa specchiatura sottoluce con vetro interno di sicurezza, questa finestra da tetto può raggiungere di serie uno sviluppo in altezza di 2.060 mm, massimizzando la superficie trasparente senza pregiudizio per la comodità d’uso e per le prestazioni tecniche.

Nel caso di Villa Blarikom, le finestre da tetto FAKRO FDY U3 sono state personalizzate: presentano infatti dimensioni pari a 940 mm (base) x 2.550 mm (altezza) e una finitura colore “grigio traffico” (RAL 7043), esterna e interna, che le uniforma ai profili in alluminio e alle altre finestre verticali sottostanti. Per la connessione al tetto in paglia è stato impiegato il raccordo ETV-P, mentre per la protezione dal sole sono state installate tende avvolgibili interne modello ARF.

Fra le caratteristiche di serie delle finestre da tetto FAKRO FDY U3, il battente superiore presenta un’apertura a bilico con asse di rotazione decentrato, al di sopra della mezzeria del telaio, mentre la parte inferiore è fissa. In pratica, con una sola finestra si ottiene la stessa trasparenza normalmente frutto della sovrapposizione di due diversi serramenti, con intuibili vantaggi in termini di costi, nonché di aumento della luminosità e dell’isolamento termico.

Le finestre da tetto FAKRO FDY U3 sono inoltre equipaggiate con l’innovativa tecnologia TopSafe per una maggiore resistenza contro l’effrazione.

 

SCHEDA        Villa Blarikom

Località                                          Blaricum, Paesi Bassi

Progettista                                      MIX architectuur

Impresa edile                                  De Langen & Van den Berg B.V.

Produttore finestre da tetto               FAKRO

Finestre da tetto                               FDY U3

Raccordo per tetti in paglia                ETV-P

Tenda interna avvolgibile                   AR

 

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Vivere in ambienti che godano di un’adeguata esposizione alla luce naturale ha una lunga serie di importanti benefici. Al di là della valorizzazione estetica degli spazi, di cui la luce riesce sapientemente ad evidenziare volumi e peculiarità, un’abbondante illuminazione naturale influisce positivamente sull’umore, stimola il metabolismo, incentiva il sistema neurovegetativo e migliora l’efficienza fisica e mentale.

Con l’obiettivo di proporre ai clienti di tutto il mondo finestre da tetto sempre più in grado di migliorare il comfort e la bellezza delle mansarde, il Gruppo FAKRO ha negli anni dedicato risorse ed investimenti cospicui al tema dell’illuminazione, orientando il proprio Centro Ricerche allo sviluppo di nuovi modelli con superfici vetrate molto ampie. Frutto del know how maturato dall’azienda in tal senso, la finestra FYP-V proSky è contraddistinta da una notevole luminosità già nelle dimensioni minime di 78x140 cm. Questo modello ha in più una vantaggiosa peculiarità: può arrivare a raggiungere la rilevante altezza di 206 cm – restando sempre una soluzione ad anta unica – a tutto vantaggio di un’illuminazione ancor più energica e incisiva.

Serramento altamente innovativo, FYP-V proSky presenta l’asse di rotazione decentrato – posto vale a dire al di sopra della mezzeria del telaio – e quindi in grado di agevolare notevolmente l’avvicinamento alla finestra. Contraddistinto da un’ottima manovrabilità, grazie alla pratica maniglia collocata nella parte inferiore del battente, questo modello monta un vetro termoisolante U3 ed è adatto per tetti con pendenze da 20 a 65 gradi.

Proposta in legno di pino accuratamente selezionato, impregnato sottovuoto (metodologia in grado di rendere il legno resistente anche alle muffe più insidiose) e rifinito con tre mani di vernice bianca poliuretanica, FYP-V proSky è dotata inoltre di alcune avanzate tecnologie, utili a migliorarne le performance in termini di sicurezza e salubrità. Innanzitutto, questa finestra presenta il sistema TopSafe, in grado di rafforzare la costruzione del serramento, per una maggiore resistenza contro l’effrazione. FYP-V è inoltre provvista di ventilazione V40 che permette un ottimale ricambio d’aria anche a finestra chiusa, conferendo maggior salubrità agli ambienti sia in caso di mal tempo, sia durante la stagione invernale.  Infine, questo serramento è valorizzato dalla tecnologia thermoPro, in grado non solo di abbassare la trasmittanza termica migliorando l’efficienza energetica della finestra, ma anche di aumentare l’impermeabilità del serramento all’aria e di assicurare infine un migliore scarico della condensa.

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Tuesday, 17 March 2020 08:45

Il prato sul tetto

Dai mitici giardini pensili di Babilonia ai progetti di alcuni dei principali architetti del Novecento – dal Bosco Verticale a Milano allo Urban Rural di Istanbul – l’idea di ricoprire le coperture degli edifici con il verde affonda le proprie radici in pratiche costruttive tradizionali.

Rispetto ai manti di copertura realizzati con materiali lapidei e laterizi - che facilitano lo scorrimento delle precipitazioni e, mediante un sistema di grondaie e pluviali, favoriscono il rapido allontanamento dell’acqua - il cosiddetto “tetto verde” propone una diversa concezione della copertura.

La pioggia, infatti, viene in gran parte trattenuta e rilasciata molto lentamente: penetra all’interno del terreno, che funge da substrato per il manto vegetale, andando anche ad alimentare le specie erbacee che l’assorbono attraverso gli apparati radicali, utilizzandola per i propri processi metabolici.

Si tratta di una tecnologia “povera” solo in apparenza, che utilizza materiali sostenibili e disponibili praticamente ovunque, come il terreno e l’erba, ma non per questo meno efficace. Le aree geografiche originarie sono infatti l’Europa centro-orientale e il Nord America - posti dove la pioggia non manca.

La protezione delle intemperie è ovviamente la funzione principale di un tetto verde; l’isolamento termico è invece fra gli aspetti più significativi dal punto di vista ambientale. Come una “pelliccia vegetale” il manto erboso protegge gli edifici dal freddo più intenso, mentre in estate la massa termica del terreno mantiene freschi gli ambienti sottostanti.

Lo sviluppo delle prestazioni degli impermeabilizzanti, l’accurato studio delle stratigrafie dei substrati e la ricerca di specie vegetali resistenti a lunghi periodi di siccità hanno facilitato la riscoperta di questa tradizione costruttiva, tipica delle costruzioni rurali, trasformandola in una tecnologia edilizia evoluta, sempre più impiegata anche in ambito urbano.

È il caso dell’edificio residenziale Groener Wonen, realizzato recentemente a Lent (Paesi Bassi) e caratterizzato da un ardito tetto verde, che ne distingue nettamente l’immagine architettonica rispetto alle case circostanti, con falde inclinate a 45° - una pendenza notevole per questo tipo di applicazione.

L’integrazione con il paesaggio circostante, composto da edifici unifamiliari isolati circondati da giardini, e la personalizzazione del disegno architettonico, con una falda che scende fino a terra a proteggere la veranda, sono stati i principali obiettivi del progettista, chiamato a collegare l’edificio al giardino, lo spazio interno all’esterno.

La riduzione delle dispersioni termiche è estremamente elevata, al pari dell’isolamento acustico, anch’esso risultato dello spesso strato di terreno posto sulla copertura.

L’inserimento delle finestre da tetto FAKRO, installate con soluzioni mirate a garantire la massima tenuta all’umidità, rende gli ambienti interni estremamente luminosi, enfatizzando il candore delle pareti.

L’intero edificio – comprese le finestre da tetto FAKRO – è realizzato con materiali naturali e sostenibili come il legno e il vetro. Groener Wonen dimostra come sia oggi possibile costruire in sintonia con la natura e vivere in spazi inondati dalla luce, utilizzando materiali ecologici e salubri.

Accessori e sistemi integrati per il massimo comfort

Le finestre da tetto installate sulla copertura della residenza Groener Wonen sono del modello FAKRO FTP-V, adatte a qualsiasi applicazione su coperture a falde e, in questo caso, equipaggiate con la tenda parasole esterna AMZ, in grado di schermare l’irraggiamento solare prima del vetro, trattenendo il calore all’esterno.

Realizzate con telaio in legno di colore naturale, queste finestre da tetto sono dotate del sistema di ventilazione automatica V40P, che assicura un continuo ricambio dell’aria migliorando le condizioni microclimatiche degli ambienti.

Oltre a presentare il sistema topSafe, utile a rafforzare la costruzione del serramento per una maggiore resistenza contro l’effrazione, le finestre da tetto FAKRO FTP-V possono essere integrate con il sistema wireless Z-Wave, dotato di radiocomando per l’apertura, la chiusura e la gestione degli accessori, in modo da garantire il massimo comfort, specie quando la finestra è posizionata troppo in alto per l’azionamento manuale diretto.

SCHEDA

Edificio                        Groener Wonen

Località                       Lent (Paesi Bassi)

Finestre da tetto         FAKRO

Modello                       FTP-V equipaggiato con tende esterne AMZ

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Friday, 21 February 2020 14:24

Lucernario con vista sul mare

Affacciata sul suggestivo panorama costiero dell’arcipelago danese, Fredericia è una città di fondazione posta nel punto in cui la penisola dello Jutland è più vicina all’isola di Odense. Verdi prati che raggiungono il litorale, un borgo storico costellato da gallerie d’arte e botteghe artigiane, una ragnatela di canali navigabili e piste ciclabili rendono questa piccola città un vero e proprio gioiello paesaggistico, frequentato nella stagione calda da turisti di ogni nazionalità.

Ai margini della cerchia urbana, immerse nel più grande parco naturale del paese, le basse costruzioni sono disseminate fra boschi secolari. Fra queste, in un’invidiabile posizione a pochi metri dalla spiaggia, spicca una residenza monofamiliare finemente arredata con pezzi originali firmati dai più conosciuti designers scandinavi.

Estremamente semplice nella composizione quanto piacevole nelle forme, l’edificio si sviluppa su tre livelli. Sopra il seminterrato si estende la zona giorno, circondata dalla terrazza e da ampie vetrate che annullano il limite fra interno ed esterno. Le camere da letto occupano invece la vasta mansarda, caratterizzata da falde spioventi e da generosi abbaini che agevolano la fruizione dei locali.

Il disimpegno al piano superiore è forse il luogo più favorevole per osservare il panorama: un lucernario composto da quattro finestre da tetto FAKRO illumina in profondità questo spazio comune, permettendo al contempo la ventilazione naturale dei locali grazie alla possibilità di aprire a bilico le finestre superiori.

Anche in questo caso la felice scelta dei proprietari ha privilegiato le migliori potenzialità delle finestre da tetto, che hanno trasformato un anonimo spazio connettivo in un grazioso angolo per il relax, con vista sul mare, inondando di luce l’intero sottotetto.

BOX Stile e tecnologia

Nella residenza a Fredericia, le quattro finestre da tetto che illuminano la mansarda sono del modello FAKRO FTU-V U3, con apertura a bilico e cerniere situate a metà del profilo laterale, in modo da garantire un’adeguata aerazione e illuminazione degli ambienti. In questo caso, due delle finestre da tetto dispongono del sistema Z-WAVE per la movimentazione meccanica automatizzata domotica.
Si tratta di finestre composte da telai in legno di pino accuratamente selezionato, sottoposto a impregnazione sottovuoto per aumentare la resistenza del materiale, eliminando qualsiasi possibilità di attecchimento delle muffe - uno dei pericoli più insidiosi per i serramenti situati sulle coperture, o posti a chiusura di locali umidi come cucine e bagni. La finitura poliuretanica a tre mani conferisce il candido colore finale, creando una superficie perfettamente liscia e duratura.
In questi serramenti, il dispositivo di ventilazione V40 consente il ricambio dell’aria anche con l’anta completamente chiusa, a vantaggio della salubrità degli ambienti anche in caso di maltempo. Grazie al sistema topSafe, le finestre da tetto FTU-V offrono infine un’efficace resistenza antieffrazione.


SCHEDA
Tipologia Abitazione monofamiliare
Località Fredericia, Danimarca
Produttore FAKRO
Finestre FTU-V U3
FTU-V U3 Z-Wave

 

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Architetto di fama mondiale, vincitore di prestigiosi riconoscimenti tra cui il World Building of the Year, Robert Konieczny è il nuovo brand ambassador del Gruppo FAKRO. L’acclamato progettista e la nota azienda – secondo player a livello globale nel settore delle finestre da tetto – si presentano infatti oggi in partnership nella campagna “Light, Shape, Art”, in cui i due protagonisti hanno voluto fondere e comunicare la loro visione dell’architettura contemporanea.

“Il claim che abbiamo scelto – afferma Sławomir Gawlik, FAKRO Group Marketing Director – non solo racconta i nostri prodotti e gli archetipi che orientano la nostra azienda, ma riassume l’essenza più intrinseca del fare architettura ai nostri giorni. Con Robert Konieczny, condividiamo infatti il concetto di luce come fonte di vita, in grado di esaltare l’estetica degli spazi interni scolpendone i volumi, ma soprattutto di incrementare il benessere e il buon umore; pensiamo alla forma come all’idea attraverso la quale l’architetto interpreta la realtà e le esigenze del tempo in cui opera; infine, vediamo nell’arte l’inevitabile esito di un progetto che, curato in ogni più piccolo dettaglio, riesce a farsi espressione di un messaggio, di un vissuto o di un periodo storico.”

“L’obiettivo della nostra campagna – conclude Sławomir Gawlik – è promuovere il concetto più elevato di architettura, valorizzando il design, incentivando la cultura della qualità dei materiali e sostenendo il valore di un’edilizia che abbia sempre più a cuore il benessere delle persone e la salvaguardia dell’ambiente.”


CHI È ROBERT KONIECZNY
Laureatosi alla Facoltà di Architettura della Silesian University of Technology di Gliwice, nel 1996 Robert Konieczny ha ricevuto il certificate dal New Jersey Institute of Technology. Dal 1999 a capo dello studio KWK Promes, da lui stesso fondato, l’architetto è divenuto consulente indipendente della Fondazione Mies van der Rohe nel 2012. Nel 2016 ha poi vinto il premio World Building of the Year al Festival Internazionale dell’Architettura grazie al progetto del Museo Nazionale “Dialogue Centre Przełomy” in Szczecin (riconoscimento assegnato per la prima volta ad un edificio polacco). Nel 2017 Robert Konieczny è stato inoltre insignito del Best New Private House (tra i Wallpaper Design Awards 2017) per il progetto della Konieczny’s Ark. Arrivato ben 12 volte in nomination per l’European Award promosso dalla Fondazione Mies van der Rohe, Konieczny è uno degli architetti polacchi più noti ed apprezzati all’estero.

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Lo scorso anno, la finestra calpestabile per tetti piatti DXW si era aggiudicata il premio "ICONIC AWARDS 2018: Innovative Architecture - Best of Best" e, oggi, l’innovativo serramento proposto da FAKRO continua a riscuotere prestigiosi consensi a livello internazionale. Il modello DXW è stato infatti ora insignito del German Design Award 2019. Importante riconoscimento su scala mondiale, questo premio viene assegnato dal German Design Council, vale a dire uno dei centri più autorevoli per quanto riguarda il brand management e la comunicazione nel campo del design. Al fine di selezionare le tecnologie o i prodotti vincitori, tale centro riunisce ogni anno una mirata giuria che annovera celebri nomi nel settore – sia relativamente all’area industriale che a quella scientifica – la quale opera con l’obiettivo di individuare le soluzioni considerate pionieristiche nel mondo del design.
Nel contesto del German Design Award 2019, hanno ricevuto una menzione speciale anche altre due soluzioni FAKRO: la finestra per tetti piatti tipo G e i serramenti verticali Innoview.

“Siamo molto orgogliosi che i nostri prodotti vengano apprezzati non solo per la loro qualità e funzionalità, ma anche per le loro caratteristiche innovative in termini di estetica e design – ha affermato Sławomir Gawlik, Marketing Director del Gruppo FAKRO. Prestiamo grande attenzione a questi aspetti nella progettazione dei nostri prodotti in quanto pensiamo che, in un contesto internazionale, possano davvero rappresentare un valore aggiunto ineguagliabile”.

Finestra calpestabile per tetti piatti DXW
Dotato di una robustezza straordinaria, in virtù della sua costruzione rinforzata, nonché di rivestimento antiscivolo e di vetro esterno laminato, il modello DXW è la soluzione ideale per tetti piatti che vengano utilizzati anche come terrazze: su questa finestra, progettata miratamente per tali casistiche, è infatti possibile camminare liberamente e in totale sicurezza.

Mirabile connubio di appeal accattivante e tecnologia d’avanguardia, questo serramento offre una luminosità d’eccezione: grazie ai profili appositamente progettati, ha infatti una superficie vetrata molto ampia. La finestra DXW garantisce inoltre elevati parametri termoisolanti: evoluzione del serramento per tetti piatti modello F – insignito tra l’altro del prestigioso Red Dot Award nel 2016 – DXW è infatti dotata di un doppio vetrocamera altamente performante nonché realizzato mediante un sofisticato sistema di incollaggio dei vetri (tre lastre di vetro accoppiato all'esterno 888.44 + 16 intercapedine + 4 temperato + 18 intercapedine + 66.2 accoppiato interno) ed è contraddistinta da un coefficiente di trasmittanza termica pari a 0,70W/m².

Proposto in otto dimensioni standard (nei limiti da 60x60 a 120x120), il nuovo modello per tetti piatti FAKRO è contraddistinto da un telaio con profili multicamera in PVC ed inserti di materiale termoisolante; altamente resistenti agli acidi e caratterizzati da un basso assorbimento di umidità, tali profili fanno sì che questo serramento possa essere installato in qualsiasi vano.

Questa finestra dispone infine di alcuni accessori interni che, oltre a avere specifiche funzionalità, fungono anche da accattivanti elementi decorativi.

 

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